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Elezioni Roma, la campagna elettorale si "infiamma": spuntano i cartelloni per Nerone sindaco

Proiettato in campidoglio Sergio Iacomoni, detto "Nerone": è il fondatore del Gruppo Storico Romano. Il programma e le XII tavole per governare Roma "con il cuore"

Nerone sindaco. A sette mesi dalle elezioni comunali, slittate al 10 e 11 ottobre, la campagna elettorale, è proprio il caso di dirlo, si "infiamma". Per le vie della città sono comparsi i manifesti che invitano a votare Nerone sindaco. “Decidi tu!” - l’esortazione ai romani. 

Nerone sindaco: la campagna elettorale del Movimento Storico Romano

Nessuna provocazione Nerone è infatti il soprannome di Sergio Iacomoni, candidato sindaco del Movimento Storico Romano che, nato per il rilancio culturale e turistico della città, vuole presentarsi alle prossime amministrative con una lista civica “apartitica-culturale”. Lo scopo: governare Roma “con il cuore”. 

Chi è Nerone: Sergio Iacomoni candidato sindaco di Roma

Sergio Iacomoni: ex dipendente della Banca d’Italia, 4 figli. Nerone è il fondatore del Gruppo Storico Romano, che da ben 26 anni studia diffonde e rievoca la tradizione culturale romana in tutto il mondo,. 

“Vogliamo che il popolo romano torni a sorridere, un'operazione semplice se fatta con il cuore! Il Mondo è vuoto dopo i Romani, la loro memoria lo riempie e profetizza ancora la libertà” - si legge sul sito del Movimento Storico Romano. 

Movimento Storico Romano: le "tavole" della lista

Dodici, anzi “XII”, le “tavole della lista Nerone. Nel programma il rilancio del turismo e della cultura, ma anche la riduzione dei seggi in Assemblea Capitolina e quel ritorno al nome Roma, e non Roma Capitale, che cozza un po’ con il tentativo di arrivare ad una riforma costituzionale che dia a Roma più poteri e più risorse rendendola Capitale nel nome e nei fatti.

Ci sono poi i rapporti con il Vaticano con la proposta di riservare un seggio (senza diritto di voto) in Assemblea Capitolina ad un rappresentante di Città del Vaticano; la volontà di togliere la tassa di occupazione suolo pubblico e di attivare una distribuzione di beni di prima necessità in tutti i territori. Non ultima la “tavola” su Roma “città di mura e case” per la pianificazione in materia di urbanistica e case popolari. Ma non solo uno sguardo alla Roma storica e del presente: per il Movimento occorrono anche “innovazione logistica e infrastrutturale, grandi opere”. Come quelle, verrebbe da dire, che hanno reso Eterna la città. 

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