Regione: legittima l’autosospensione, ma oggi Marrazzo si dimetterà
L'autosospensione di Marrazzo è un atto illegale come afferma il PDL o un atto in linea con lo statuto regionale? Alessandro Sterpa, docente di diritto regionale alla Sapienza, sottolinea la legittimità dell'atto di Marazzo, per cui però le dimissioni sembrano più vicine
L’autosospensione di Marrazzo ha suscitato un grande clamore politico tanto da indurre la PDL, opposizione nella Regione Lazio, ad azioni legali e denunce per arrivare immediatamente al voto, gridando a gran voce l'illegittimità dell'atto del Presidente della Regione.
Alessandro Sterpa, ricercatore di Istituzioni di Diritto pubblico presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università “La Sapienza” e docente di Diritto regionale, ha chiarito per Roma Today i profili giuridici dell’autosospensione di Marrazzo: “L’autosospensione è un termine di uso meramente giornalistico con il quale non è corretto definire l’atto posto in essere dal Presidente della Regione Lazio. Nel caso di Piero Marrazzo ci si è semplicemente avvalsi delle disposizioni previste dall’articolo 45 comma 2 dello Statuto della Regione Lazio che prevede che in caso di assenza o impedimento temporaneo, tra l’altro non necessariamente legato ai soli motivi di salute, le funzioni del Presidente sono assunte dal Vice-Presidente. E’ normale che quando il Presidente è impegnato in viaggi, ammalato o interessato da particolari vicende private possa temporaneamente essere sostituito dal Vice Presidente. Quindi l’atto che riguarda Marrazzo - che attualmente si trova in una situazione di stress psico-fisico - è giuridicamente inattaccabile e pienamente legittimo.”
“Ricordiamo che la regolazione della prorogatio del Presidente della Regione dimissionario, in forza della sentenza della Corte Costituzionale n. 196 del 2003, spetta alle disposizioni dello Statuto Regionale. Al riguardo lo Statuto della Regione Lazio non contiene una compiuta disciplina. Come richiesto dalle norme sulla forma di governo regionale, le dimissioni del Presidente eletto direttamente comportano scioglimento della Giunta e del Consiglio. Occorre rammentare altresì che il Presidente, anche dimissionario, rimane in carica in regime di prorogatio e l’eventuale passaggio di consegne al vice-presidente può avvenire nel caso di impedimento per il Presidente".