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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni regionali 2010

La Bonino va avanti: “Spero nel sostegno del Pd”

Il candidato governatore della lista Bonino Pannella interviene al Tg5: “Non ho mai avuto problemi con i cattolici”. Sul programma: “No al nucleare, al quoziente familiare e agli appalti opachi nella Sanità”

Il treno Emma Bonino è ormai lanciato. La candidata governatrice alla Regione Lazio per la lista Bonino Pannella sta approntando in questi giorni il programma con il quale chiederà agli elettori di votarla. Intanto le sue interviste in tv, aumentate dal giorno in cui ha annunciato la sua “discesa in campo” non sono mai banali e non passano mai inosservate. Questa mattina, intervenuta al Tg5, ha lanciato un nuovo ponte verso il Pd di cui spera di avere il sostegno.

“Seguo il dibattito e leggo quello che c'é sui giornali, so che ci sono problemi e li rispetto profondamente, ma mi auguro di avere il sostegno convinto del Partito democratico”, ha detto la Bonino che ha anche escluso di aver mai avuto problemi con i cattolici: “Forse posso avere dei problemi coi clericali, ma non con i cattolici con cui ho lavorato sempre in tutta la parte sociale e di volontariato, non mi pare sia questo il problema in più su tutti i temi i Radicali hanno sempre unito il popolo italiano, forse hanno spaccato i vertici di partito o le gerarchie ecclesiastiche".

Il candidato della Lista Bonino - Pannella passa poi ad alcuni punti centrali del suo programma, in via di definizione in questi giorni: “Puntiamo sull'anagrafe pubblica e sulla  trasparenza totale sulle gare d'appalto e sulle nomine. Mi sembra un contributo utile che i Radicali con la loro limpidità possono dare al Paese”.

La Bonino dice poi no al nucleare: “No alla scelta del nucleare, sì alla scelta dell'efficienza energetica e delle energie alternative, una gestione sanitaria che al servizio dei cittadini che non abbia più nulla degli appalti opachi e portatori di corruzione".

"Una questione sul lavoro e sulle donne che mi contraddistingue da Renata Polverini”, ha concluso la Bonino, “è che io dico sì a servizi alla persona, per la cura e l'assistenza di bambini e anziani, e no, oggi in Italia, al quoziente familiare”.
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