Regionali 2010: partita a pieno ritmo la campagna elettorale
Mancano più di sette mesi alle elezioni regionali del Lazio previste per il mese di marzo del prossimo anno, ma già si è scatenata e aperta a pieno ritmo la campagna elettorale. Manifesti ed iniziative per gli aspiranti consiglieri regionali in attesa che le segreterie dei partiti mettano in chiaro coalizioni e candidati a Presidente
In politica si sa sette mesi sono una vita e di cose ne potranno succedere. Per molti aspiranti consiglieri regionali che puntano al secondo mandato però è già tempo di mettersi in mostra e per le segreterie dei partiti di sciogliere il rebus sulle alleanze e i candidati presidente.
MANIFESTI E NON SOLO
Per quanto riguarda il primo aspetto chi ha avuto modo di aggirarsi per Roma nel mese di agosto e per i centri maggiori della Regione avrà notato già un campagna elettorale in pompa magna di alcuni consiglieri regionali, noti e meno noti, che si presentano alla cittadinanza in manifesti e gigantografie per illustrare quanto fatto in cinque anni di opposizione o di governo e magari hanno anche allietato le giornate al mare dei vacanzieri sul litorale laziale facendo passare il proprio spot elettorale su aerei ed elicotteri che sorvolano ancora in questi ultimi giorni estivi le spiagge.
Manifesti e messaggi elettorali spopolano anche su internet con la creazioni di siti e blog ad hoc come Mario Baccini, ex esponente dell’UDC, che ha dato vita ad un forum dal nome inequivocabile “Linee programmatiche per il futuro del Lazio” che di sicuro può far pensare ad un’imminente discesa in campo. Per non parlare di Beppe grillo che ha lanciato la formazione delle Liste regionali a Cinque Stelle, espressione dei cittadini, pronti a presentarsi alle regionali dopo l’esperienza delle amministrative comunali della scorsa primavera.
INIZIATIVE DEI SINGOLI E NON DEI PARTITI
C’è da chiarire un aspetto di questo fenomeno di una campagna elettorale partita in piena estate: sono i singoli aspiranti candidati a consigliere regionale a presentarsi alla cittadinanza ancor prima di conoscere le alleanze di cui faranno parte i partiti di provenienza e di sapere quale candidato presidente dovranno sostenere. Una forte personalizzazione della politica in cui i singoli precedono le scelte dei partiti. Le segreterie dei partiti sono infatti ancora in alto mare per creare lo scacchiere delle alleanze e tirare fuori dal cilindro il nome del candidato alla Presidenza della Regione.
CANDIDATI ALLA PRESIDENZA
Sul fronte del centro-sinistra se sembra scontata una ricandidatura del Presidente uscente Piero Marrazzo, più complessa è la formazione della coalizione che nel corso di cinque anni si è sfaldata: l’ala della sinistra estrema con Rifondazione Comunista e I Comunisti Italiani hanno ad inizio anno abbandonato la maggioranza perché contrari ad alcuni provvedimenti tra cui la costruzione del termovalorizzatore di Albano e non sembrano poter ricompattare lo strappo.
L’Italia Dei Valori ha recentemente annunciato la possibilità di correre da sola qualora si dovesse prospettare un’alleanza con l’UDC di Casini e Ciocchetti che però, consapevole di essere l’ago della bilancia, storce il naso davanti alla ricandidatura di Marrazzo e si fa tirare la giacchetta dal centro-destra.
Quest’ultimo al di là delle alleanza ha un altro enigma da sciogliere che è quello della scelta del candidato presidente su cui si sono posti sul piatto tanti nomi da Guido Bertolaso, al ministro Giorgia Meloni, l’ex europarlamentare Luisa Todini e Andrea Augello e un possibile revival di Francesco Storace che non dà per scontato però l’appoggio al PDL.La situazione è tutta in divenire in entrambi gli schieramenti e non si troverà un quadro chiaro prima di ottobre quando si svolgeranno i congressi dei partiti di centro e del Partito Democratico.
Il rebus dell’enigmistica politica sarà tra pochi mesi chiaro e intanto se a livello di segreterie di partito sono al lavoro tutti contro tutti in Consiglio regionale sono tutti d’accordo nel cambiare la legge elettorale regionale il cui iter è iniziato a luglio scorso con cui si mira a correggere e migliorare in alcuni punti l'attuale legge tra cui l'abolizione del cosiddetto 'listino' che assegna attualmente quattordici consiglieri collegati al candidato presidente eletto e rivedere la distribuzione dei seggi tra i candidati dei vari partiti.
Non resta che seguire la campagna elettorale, una delle più lunghe che porterà dall’estate 2009 alla primavera 2010 alle elezioni regionali.