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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni regionali 2010

Di Pietro, ultimatum al PD: “Basta con l'indecisione o andiamo da soli”

Il leader dell'Idv è categorico con gli alleati del Partito Democratico: "Non comprendiamo l'indecisionismo che regna sovrano e chiediamo al PD quale sia il da farsi. L'Italia dei Valori è pronta a correre da sola con il suo candidato

Antonio Di Pietro, come nel suo stile, è un fiume in piena durante la conferenza stampa convocata nella giornata di ieri per illustrare la posizione dell'Italia dei Valori nelle prossime elezioni regionali del Lazio, visto l'empasse che caratterizza da settimane il centro-sinistra.

“L'Italia dei Valori ribadisce la sua volontà di costruire con il Partito Democratico una coalizione per l'oggi e per il domani nazionale e regionale. Ma ora compresa la fase di stallo per il congresso non comprendiamo l'indecisionismo che regna sovrano e chiediamo al PD quale sia il da farsi”, queste le parole di apertura della conferenza stampa dell'Italia dei Valori in cui è stato presentato il programma per il Lazio che sarà sottoposto al candidato Presidente prescelto sia quello dell'intera coalizione o quello singolo della sola Italia dei Valori, che correrà da sola qualora non si arrivi alla quadratura del cerchio su un candidato di coalizione.

Coalizione il cui peso per Antonio Di Pietro grava tutto sul PD: “Il Partito democratico ha la responsabilità di voler costruire o meno la coalizione e gli tendiamo la mano non presentando oggi il nostro candidato ed evitare di rompere la coalizione. Oggi le parole di Zingaretti sono state ambigue ed è emerso che non si sa che pesci prendere e si è allo sbando totale e anche per il fatto di una convergenza sulla Bonino o su un altro nome di spicco noi non siamo stati contattati, forse perché considerati carta usa e getta?”

“Io non voglio attaccare il PD, lo supplico di sbloccare la situazione. Noi abbiamo presentato le liste, il programma e allertato le tipografie e lanciamo un ultimatum ad ore”, puntualizza il leader dell'IDV

“Sono amareggiato che il Partito Democratico sia incapace di assumere la leadership pur avendone i numeri e la forza. Se il PD non è pronto ci presenteremo da soli e con una parte della coalizione che è già ai nastri di partenza”.

Sulla figura di Emma Bonino, Antonio di Pietro è chiaro: “Non sappiamo se appoggiare la Bonino perché ancora non ha il suo programma e non sappiamo se lei accoglierà il nostro.” come è altrettanto chiaro sull'UDC: “Non mi interessa se l'UDC si sia alleato con la Polverini, già ci sono tanti problemi nel centro-sinistra e non posso interessarmi per quelli del centro-destra, fatto sta che l'UDC in alcuni casi si presenterà per le regionali con il centro-destra e magari nella stessa regione alle provinciali con il centro-sinistra. Mi chiedo: che campagna elettorale sarà? E' come se ad un matrimonio non sai se ti sposerai con una donna o con un uomo!

Sulle spartizioni di posti per le regionali per l'Italia dei Valori non c'è storia perché contano di più i programmi che le poltrone: “Non vogliamo nessun presidente del consiglio regionale. Il ticket con il vicepresidente è un modo per dividersi le poltrone, la nostra campagna elettorale sarà basata sui tre quesiti referendari che abbiamo presentato “No al nucleare, no alla privatizzazione dell'acqua e no ai termovalorizzatori”

La chiusura della conferenza stampa ha un chiaro riferimento nazionale con chiari riflessi regionali: “Oggi il Presidente del Consiglio ha chiarito quali sono le sue riforme ovvero quella della giustizia per avere l'impunità reintroducendo anche l'immunità parlamentare per cui anche il PD ha presentato un disegno di legge in Senato. Se il PD intende ammiccare a chi uccide la democrazia e vuole portarci a letto solo per le elezioni, noi il nostro voto non glielo diamo!”.
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