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Elezioni comunali 2011

Terzo Polo e Beppe Grillo le sorprese in Provincia di Roma

Ballottaggi inattesi, exploit di forze politiche inattese, divisioni e correnti. Dopo la due giorni elettorale la Provincia di Roma si conferma un vero laboratorio politico

Si è conclusa la due giorni elettorale anche nella provincia di Roma, nei 44 comuni chiamati a rinnovare sindaco e consigli comunali. La maggior parte dei centri al voto erano sotto i 15mila abitanti e hanno eletto subito il loro primo cittadino senza ricorrere ai ballottaggi, in alcuni casi i centi era così piccoli da avere un solo candidato.

Ma tra i 44 comuni la sfida politica più accesa che aveva un sapore di un test politico si è svolta in sette grandi comuni, vere e proprie città in cui si sono sperimentati diversi scenari politici: il terzo polo, le divisioni del PD, le divisioni del Centro-destra, i grillini.

Partiamo dal comune al confine diretto con la Capitale Ciampino. Da quasi venti anni governata dal centro-sinistra in tanti speravano in un cambiamento e in un'alternativa di governo anche per le divisioni del centro-sinistra che si presentava con ben quattro candidati. Invece la percentuale ottenuta dal candidato sindaco del PD e appoggiato anche da Sinistra e Libertà, il Psi e alcune liste civiche Simone Lupi non ha lasciato ombra di dubbio. Con il 59,66% dei consensi è stato eletto sindaco al primo turno ed è uno dei sindaci più giovani eletti in questa tornata elettorale con i suoi 32 anni. La sua avversaria del PDL Anna Rita Contestabile non è arrivata neanche al 30% dei consensi. Lo slogan di Simone Lupi per la campagna elettorale è stato "Ho imparato a sognare il nostro futuro in comune" a cui ha aggiunto sul suo sito internet nella nottata di oggi la frase e "ora possiamo realizzarlo insieme".

Nei Castelli Romani a Marino si è usato facebook per annunciare la vittoria di Adriano Palozzi al suo secondo mandato da sindaco che ha battuto tutti con il 60% dei consensi oltre il doppio del suo avversario Ugo Onorati. Il centro-sinistra marinese è ai minimi storici il PD eguagliato addirittura dalle liste civiche. Palozzi dal suo profilo facebook ha espresso la commozione per il vero plebiscito popolare che lo ha investito ringraziando tutti: "Ho dato l'anima per questa città. Abbiamo stravinto. Sono commosso."

Ugo Onorati ha commentato la sua sconfitta con umiltà: “È stata una campagna elettorale dura - ha esordito il Consigliere provinciale - dove tutti ci siamo impegnati al massimo, raccogliendo un consenso elettorale non trascurabile. Tuttavia va riconosciuto il successo del candidato sindaco del centrodestra, Adriano Palozzi: ciò vuol dire che l’elettorato ha riconosciuto nell’Amministrazione uscente un buon governo che noi abbiamo contestato per anni nelle scelte operate non sempre nell’interesse dei cittadini meno abbienti e della vivibilità del territorio. È probabile - ha continuato Onorati - che la nostra coalizione non sia riuscita a far percepire fino in fondo le proposte innovative di un centrosinistra, che ha iniziato il suo percorso propositivo da meno di un anno”.

“Resta comunque la soddisfazione di aver riunito tutte le forze del centrosinistra, che saprà e dovrà svolgere un sereno ma deciso confronto con la maggioranza di centrodestra. Ripartiremo per riconquistare la fiducia della gente con serietà e umiltà. Ringrazio tutti quanti, molte donne, giovani, candidati e volontari che si sono adoperati con spirito di abnegazione nel corso della campagna elettorale”, ha concluso Onorati.

A Genzano, la piccola Mosca, la sfida per il ballottaggio sarà tutta di centro-sinistra come non poteva essere altrimenti in una cittadina dove la sinistra governa da un secolo. La sfida sarà alla fine tutta nel PD e nelle sue correnti divise come è accaduto in altre cittadini. Da un lato gli uomini dei consiglieri regionali e deputati Bruno Astorre, Carlo Ponzo e Renzo Carella che supportano Enzo Ercolani, il sindaco uscente, e dall'altro lato l'ex vicesindaco Flavio Gabbarini con la sua lista civica Città futura e parte del Partito Democratico, la corrente che fa capo al consigliere regionale Tonino D'Annibale. Flavio Gabbarini ha ringraziato i suoi elettori: "Voglio ringraziare tutti i cittadini perché ci hanno dimostrato una grande fiducia. All'inizio della campagna elettorale noi eravamo visti come la terza forza e nessuno ci vedeva come possibili candidati al ballottaggio. Invece siamo qui grazie al nostro impegno, grazie al sostegno dei cittadini, che sempre abbiamo ascoltato per costruire il nostro programma elettorale. Adesso occorre un ultimo sforzo, tra due settimane, per far ripartire questa città che è rimasta ferma per troppo tempo".

Anche Ariccia andrà al ballottaggio in questo caso con una sfida altrettanto inedita: Emilio Cianfanelli il sindaco storico di Ariccia dovrà sfidare al ballottaggio il candidato del Terzo Polo, forse uno dei pochi casi in Italia il cui la nuova formazione e raggruppamento politico arriva al secondo turno con il candidato Roberto Di Felice.

A Colleferro, la città attanagliata dalle questioni ambientali, stravince il sindaco uscente Mario Cacciotti del centro-destra con il 57% dei consensi, più indietro i due candidati del centro-sinistra Girolami e Gessi anche qui divisi dalle scelte delle correnti del PD, ma anche l'unità del centro-sinistra non avrebbe portato al ballottaggio.

Mentana era l'altra città delle divisioni del PD dove si andrà al ballottaggio con il candidato ufficiale del PD Altiero Lodi che gode anche dell'appoggio del partito di Casini e Mario Lettieri Barbato appoggiato dal centro-destra.

In ultimo Pomezia, dove c'era il più alto numero di candidati sindaco con diverse divisioni sia nel centro-destra che nel centro-sinistra. Si andrà al ballottaggio con il sindaco uscente Enrico De Fusco e il candidato del PDL Luigi Celori. Determinante sarà l'eventuale apparentamento del candidato sindaco del Terzo polo Giorgio Puggioni con il suo 17% sarà determinante sia per l'uno sia che per l'altro schieramento.

In ultimo non possiamo non segnalare l'exploit come in tutta Italia del Movimento Cinque Stelle. A Pomezia Fabio Fucci prende oltre il 7% e a Genzano Emanuele Menicocci il 4% determinanti per entrambi i casi nelle due cittadine per il ballottaggio. Oggi Beppe Grillo scioglierà la riserva sui possibili apparentamenti e già è arrivato un invito da Pierluigi Berasni di fare scelte politiche "adulte".

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