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Elezioni Roma 2016

Virginia Raggi parte da Porta a Porta: "In Atac e Ama nessuna privatizzazione"

Prima apparizione tv per la candidata grillina. Pochi sprazzi di programma, qualche idea e qualche accenno della Roma a Cinque Stelle

Il Movimento Cinque Stelle fa sul serio, vuole il Campidoglio e per raggiungerlo ha deciso di partire dalla porta principale della comunicazione, quella televisiva. Ieri sera Virginia Raggi, candidato sindaco pentastellato, ha esordito a Porta a Porta, intervistata da Vespa e altri due giornalisti. La prima di una serie di apparizioni televisive, per colmare il gap di un candidato mediaticamente debole e sconosciuto. 

Una scelta di rottura rispetto al passato, quando nel 2013 Marcello De Vito si presentò in tv solo sul finire della campagna elettorale, mostrandosi impacciato e inadatto al mezzo telesivo. I tempi sono cambiati, i grillini sono oggi strafavoriti e la candidata sindaco viene lanciata subito nell'agorà televisiva. E la Raggi, pur parlando più di problemi che di programmi, pur con una gestualità e una parlantina da migliorare, tiene botta agli incalzanti Virman Cusenza e Maria Teresa Meli. Look semplice, acqua e sapone, ma non castigato come in passato; meno Rottermaier e più donna moderna insomma. Pochissimi gli sprazzi di programma, tante le critiche alla Roma in crisi; non molte le idee espresse gli accenni concreti alla Roma a Cinque Stelle.

Non fa promesse impossibili e sulle tasse appare chiara: "Allo stato è impossibile dire "abbassiamo le tasse". La gestione delle casse del Comune negli anni passati è stata fatta molto allegramente dagli altri partiti, non ci sentiamo dirlo ma possiamo dire che vogliamo rimettere i conti in ordine e noi poi saremo i primi ad avere interesse ad abbassare le tasse". La candidata grillina non strizza l'occhio ai dipendenti capitolini, anzi. "Nessuno ha mai fatto una fotografia dell'esistente. E' fondamentale capire come sono allocati i dipendenti comunali a cui se ne affiancano tra 24 e 30mila delle municipalizzate. Oggi abbiamo tanti dipendenti sia diretti che indiretti che non vengono sfruttati appieno, moltissimi sono in stanze senza finestre e senza sedie perchè sono frutto di Parentopoli e quindi sono pagati per non fare nulla: ecco, visto che li abbiamo sarebbe il caso farli lavorare".

Sulle buche stradali. "A Roma ci sono 8.700 chilometri di strade, quindi le buche sono un problema democratico che coinvolge tutti. Il problema è che a Roma gli appalti si danno agli amici degli amici, quindi i lavori non vengono fatti bene, non vengono controllati, viene steso uno strato di asfalto più sottile per risparmiare e vengono così sperperati milioni di euro dei romani. Bisogna ricominciare a controllare gli appalti e a far fare i lavori a tutti, non solo le grandi ma anche le piccole imprese convogliando tutto in un circuito virtuoso". 

La presa di posizione più netta è sulle municipalizzate. "Nessuna privatizzazione delle municipalizzate. Bisogna fare ordine perchè Ama e Atac sono state usate per anni dalla politica come bancomat, visto che venivano assunti amici degli amici non vigendo il limite del concorso alle assunzioni dando luogo a uno sperpero enorme di denaro pubblico".  

Quindi sulla futura giunta spiega: "Ci piacerebbe presentare una parte se non tutta la giunta prima delle elezioni, affinchè i cittadini possano scegliere in maniera consapevole. Non ci piace votare a scatola chiusa". E sulle polemiche relative ai ricorsi degli esclusi dalle Comunarie la Raggi minimizza: "Sinceramente credo che siano polemiche un po' strumentali. Il Movimento Cinque Stelle non è un tram su cui si sale per poi saltare su un altro partito. Se vogliono fare ricorso lo facciano".


 

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