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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

Elezioni, Fassina riparte: "La distanza dal Pd resta rilevante"

Il candidato di Sinistra Italiana ha convocato i giornalisti per commentare la notizia della riammissione della sua lista da parte del Consiglio di Stato. "Ripartiamo con grande determinazione"

"Sono molto sollevato. La sinistra torna in campo a Roma”. Stefano Fassina, a poche ore dalla riammissione della lista da parte del Consiglio di Stato, convoca i giornalisti. È tornato in campo e vuole ribadirlo: “Ripartiamo con grande determinazione per il lavoro, la giustizia sociale e una città che rimette al centro i cittadini” ha affermato. Ad essere stata riammessa è la lista di Sinistra per Roma.“Giovedì ci sarà un altro passaggio importante perché si discuterà il ricorso della lista civica” così come quelli avanzati nei 7 municipi. 

LA SENTENZA - “Siamo sempre stati convinti degli elementi oggettivi del nostro ricorso. La sentenza del Consiglio di Stato può fare giurisprudenza nel campo elettorale con l'affermazione della sostanza rispetto alla forma. È una bella pagina della nostra democrazia" ha commentato Fassina. Presenti anche gli avvocati Carlo Contaldi La Grotteria e Paolo Pittori: "Il Consiglio di Stato ha ribaltato una dinamica che andava avanti da diversi anni. Quando cambia la giurisprudenza per allargare i diritti è sempre un bene. La sentenza nel bilanciamento tra la forma e la sostanza ha dato più peso alla seconda avendo certificato che le firme erano state assunte nei termini di legge". 

IL FLASH MOB - "Lunedì 23 faremo un flash mob sotto la sede di Cassa depositi e prestiti” ha informato il candidato sindaco. “Chiediamo la rinegoziazione del mutuo del Comune di Roma al fine di liberare 200 milioni l'anno da riportare nel bilancio del Comune per gli investimenti" ha spiegato. 

DISTANZA DAL PD – Fassina ha preso ulteriormente le distanze dal Pd, deciso a tenersi stretta quella parte di elettorato che, in sua assenza, avrebbe optato per Giachetti. "Oltre metà del nostro elettorato non sarebbe andato a votare in assenza della nostra lista. Come quella metà di città che non va comunque a votare e ha bisogno di una svolta. Con il Pd resta una distanza rilevante" ha ribadito. "Molti di quelli che manifestano un disagio, pur decidendo di rimanere nel Pd, hanno deciso di votare per me”. 

LE REAZIONI DEL PD – Diverse le dichiarazioni di vicinanza arrivate dal Pd. “Sono contentissimo per Stefano” il commento di Roberto Giachetti. "Ho sempre detto che potevamo fare un percorso insieme perchè non aveva senso stare separati, rimango della mia opinione. Loro hanno fatto una scelta diversa, pazienza, ci vedremo al ballottaggio". Anche il presidente Pd, Matteo Orfini, ha commentato:  “Spero che gli elettori di centrosinistra votino Giachetti, ma a prescindere dal primo turno, spero che al ballottaggio saremo uniti. Credo che chi è di centrosinistra debba votare chi ha più possibilità di vincere e a Roma gli unici candidati di centrosinistra sono Giachetti e Fassina”. Stessa speranza per Lorenzo Guarini, vicesegretario dem: "Ognuno farà la sua parte al primo turno nell'interesse della città", aggiunge Guerini che non e'' preoccupato che Giachetti possa perdere voti. "Ci puòò essere una sovrapposizione di elettorato, ma poi questo stesso elettorato si può ricongiungere" per il ballottaggio. 

SINISTRA ITALIANA -“La decisione ha evitato che la sinistra e una significativa aggregazione di forze civiche e sociali, che si sono raccolte attorno alla candidatura di Fassina, fossero cancellate dalla competizione elettorale per un errore puramente materiale”il commento dell'esecutivo nazionale di Sinistra Italiana. “Adesso possiamo affrontare con rinnovata energia la fase conclusiva della campagna elettorale a sostegno delle candidature della sinistra a Roma e negli altri Comuni chiamati al voto". Continua la nota: "Allo stesso tempo bisogna rilanciare con forza il processo costituente di Sinistra Italiana, correggendo i limiti che finora si sono manifestati. Deve essere chiaro che rispetto al progetto di Sinistra Italiana indietro non si torna”.

LA CORSADopo un limbo durato più di una settimana, durante il quale il candidato sindaco di Sinistra Italiana non ha mai smesso di sostenere incontri elettorali e confronti, Fassina è di nuovo in corsa. Dalle elezioni lo separano due settimane di campagna elettorale. Una corsa all'ultimo voto che non potrà non fare i conti con i maldipancia striscianti scoppiati a poche ore dall'esclusione. "Abbiamo affrontato la sfida a mani nude, con una parte fondamentale del gruppo dirigente impegnato su un progetto diverso" aveva commentato Fassina al Corriere della Sera. Il riferimento era alla speranza che, in corsa, si aggiungessero al progetto da protagonisti esponenti come Bray o l'ex sindaco Marino. Quelle parole erano state attaccate dall'ex capogruppo di Sel Gianluca Peciola, “le sue parole sono offensive”, che oggi non commenta la riammissione. 

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