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II municipio, Sel si spacca sull'appoggio a Gerace: due su quattro lasciano la maggioranza

Dopo le dimissioni di Errani nel XIV municipio, è effetto domino. Il coordinamento locale di Sel: "Maggioranza esaurita". La replica di Santoriello e Pineschi: "No a scorciatoie elettorali"

Una rottura nella rottura che potrebbe trasformare la situazione del II municipio in un vero e proprio caso cittadino. Sinistra ecologia e libertà si è, di fatto, divisa sull'appoggio al presidente uscente Giuseppe Gerace. Da una parte i consiglieri Mattia Ciampicacigli e Seddaiu Giovanna Maria che, insieme al coordinamento locale, composto dai circoli del territorio, e a quello dell'Area Metropolitana guidato da Paolo Cento hanno annunciato che “la maggioranza ha esaurito politicamente la sua funzione”. Dall'altra l'assessore ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica Assunta Santoriello e il consigliere Marco Pineschi che hanno preso le distanze dalla scelta dei colleghi. “Non condividiamo questa decisione a poche settimane dalla conclusione di questa esperienza. La riteniamo una scorciatoia elettorale che esprime una cultura politica irresponsabile e semplicistica” hanno spiegato in una nota. 

Dopo quanto accaduto nel XIV municipio la scorsa settimana, quando l'assessore all'Ambiente di Sel Ivan Errani rassegnò le sue dimissioni facendo saltare la coalizione con il centrosinistra di Barletta, l'effetto domino era atteso anche in altri municipi. La situazione riflette un dibattito che da giorni sta infiammando la sinistra romana e non solo. Verso le elezioni capitoline Sel, rimasta fuori dalla coalizione con il Pd, è tutt'altro che compatta. Il candidato in corsa, Stefano Fassina, non convince tutti e c'è chi sta lavorando per un “allargamento” e dei nomi in campo, come quello di Massimo Bray. Dall'altra invece, formando un asse che arriva fino ai ranghi nazionali, c'è chi mantiene il punto su Fassina e vede nella rottura delle alleanze con i democratici nei municipi un segnale politico importante. 

La decisione di Errani andava in questa direzione. Così come quella del coordinamento locale di Sel. Una decisione presa, “a conclusione della sessione di bilancio che ha visto ieri il mancato voto”, insieme al coordinamento dell'Area Metropolitana guidato da Paolo Cento: “La maggioranza ha esaurito politicamente la sua funzione” hanno scritto in una nota. “Ovviamente i nostri amministratori municipali rimangono impegnati, anche in queste settimane che precedono lo scioglimento del Consiglio, a perseguire gli obiettivi su cui da mesi stiamo lavorando insieme ai cittadini” prosegue la nota. “Il coordinamento di Sel del Municipio II ha da tempo denunciato le difficoltà e i problemi riscontrati all'interno della maggioranza e della Giunta municipale”. 

Per il coordinamento, sulla decisione, pesa la particolare situazione territoriale. Il II municipio è uno dei quattro territori dove il Pd ha deciso di non ricandidare il presidente uscente, Giuseppe Gerace, negli ultimi mesi in rotta di collo con il suo gruppo consiliare, in particolare con il capogruppo Pd Andrea Alemanni. Le primarie hanno scelto il nuovo candidato: Francesca Del Bello che, sforando il tetto del 60 per cento delle preferenze, ha vinto sullo stesso Alemanni.

“Oggi siamo in una fase nuova” continua il comunicato dei 'ribelli' di Sel. “Anche alla luce della scelta del Partito democratico che, a conclusione delle sue primarie interne, ha scelto una candidata diversa dal presidente uscente”. La mossa di Sel guarda alle elezioni di giugno: “Il coordinamento di Sel Municipio II, conferma l'impegno a costruire da subito un'alleanza di sinistra, civica e democratica che si candida a governare il Municipio in discontinuità con il passato”. La pensa diversamente la candidata democratica che oggi, in un intervista a Romatoday, ha spiegato di guardare con favore a una coalizione rinnovata con i vendoliani. 

“Non condividiamo la decisione di due Consiglieri di Sel e di una parte del coordinamento  di prendere le distanze dalla maggioranza a poche settimane dalla conclusione di questa esperienza” replica la nota di Santoriello e Pineschi. “La riteniamo una scorciatoia elettorale che esprime una cultura politica irresponsabile e semplicistica. Sinistra Ecologia e Libertà è stata ed è protagonista del governo del territorio con i suoi successi e le sue difficoltà e alcuni di noi non possono oggi ritenersi spettatori inerti di questi due anni e mezzo”.

“Sono preoccupata per la deriva politicista che sta pervadendo una parte della nostra organizzazione politica” commenta Santoriello. “Sono contraria a quelle assunte da burocrati che vorrebbero rinchiudere la sinistra tra quattro mura”. Aggiunge Pineschi: "Non ci dobbiamo sottrarre alle nostre responsabilità senza considerare che nell'amministrazione Gerace abbiamo ottenuto importanti conquiste per il territorio. Alcune cose si potevano fare meglio ma questa rottura è una forzatura politica che danneggia tutti. Chiedo" conclude "che il coordinamento provinciale, avendo questa scelta rilevanza cittadina, sia convocato quanto prima per esprimersi sulla vicenda. Ritengo che il nostro dovere sia portare a termine con serietà il lavoro di questa esperienza di governo. I calcoli elettorali non possono sostituirsi alla responsabilità pubblica”.

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