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Elezioni Roma 2016

Primarie Roma 6 Marzo, Giachetti: "Ridarò mezz'ora di tempo ai romani"

Roberto Giachetti, attuale vicepresidente della Camera dei Deputati, è tra i candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco della Capitale. La sua proposta: "Un patto tra la buona politica e i cittadini"

Ha lanciato un patto tra “la buona politica e i cittadini” per ricostruire Roma. Tra i suoi punti programmatici, ha promesso una “straordinaria manutenzione ordinaria della città”. Roberto Giachetti, attuale vicepresidente della Camera dei Deputati, è tra i candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco della Capitale che si terranno domenica prossima. 

PATTO CIVICO - L'ordinario è straordinario, uno dei suoi slogan. “Nella mia campagna d'ascolto per i quartieri di questa città ho visto molte cose che non vanno. Strade sporche, parchi abbandonati, spazi pubblici inutilizzabili” ha raccontato in più occasioni. La proposta è quella di un patto con i cittadini: “Un patto civile per dare vita a una straordinaria manutenzione ordinaria. Serve attenzione alle cose semplici e quotidiane, alle persone”. Il progetto è quello di coinvolgere i cittadini, le associazioni e i comitati nella gestione, per esempio, delle aree verdi. 

BASTA TRAFFICO - Il primo atto da sindaco? Lo ha ripetuto più volte: “Vorrei ridare mezz'ora in più ai romani per fare quello che vogliono invece di stare in fila nel traffico sull'autobus”. Come ottenere questo risultato, è scritto nella brochure in cui ha indicato i suoi cinque punti per Roma: monitorando il traffico romano entro i primi 100 giorni, individuando le aree critiche, attivando servizi digitali per il trasporto pubblico, razionalizzando le fermate e attivando semafori intelligenti.

DECENTRAMENTO – Tra i punti esposti anche la necessità di un decentramento. “I municipi sono l'istituzione più vicina al territorio, vanno trasformati in veri e propri comuni garantendogli più potere d'azione, deleghe, fondi e personale. E ancora. Basta cantieri lasciati a metà e zone dimenticate”.

LA CAMPAGNA D'ASCOLTO – Nelle scorse settimane, Giachetti ha viaggiato molto per tutta Roma. Una campagna d'ascolto, dalla quale è emerso che i romani “vivono nei confronti dell'amministrazione e della politica. Questo senso diffuso però non sfocia in rassegnazione: la gente vuole reagire” ha raccontato. Così ieri, al confronto su l'Unità Tv tra i vari candidati, ha portato l'esempio di Nando, che ha scritto un messaggio sul suo profilo personale per chiedergli di andare a vedere la situazione in via Roseto degli Abruzzi a Lunghezza. “In una strada dove vivono circa 100 famiglie sono stati improvvisamente rubati i cavi dell'illuminazione pubblica. La vita gli è cambiata in un istante e quella è diventata una zona di spaccio e criminalità” ha continuato Giachetti.

IL RENZIANO - Dato per favorito, Giachetti è stato bollato come il candidato renziano contro il profilo di Morassut, la cui candidatura sarebbe invece stata spinta dalla parte più a sinistra dei democratici romani. Non sono pochi ad averlo descritto come il candidato indicato direttamente da Renzi. Lui però ha in più occasioni rispedito al mittente questa lettura: “Sono contento e onorato che il segretario del partito pensi che io possa essere la persona giusta. Questo non vuol dire che io abbia fatto questa scelta perché me l'ha detto lui. La mia candidatura parla a tutto il centrosinistra”. Paura di un flop alle primarie? “Credo che sarà una grande festa democratica” il suo mantra. 

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