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Elezioni Roma 2016

Elezioni Roma, nei municipi sinistra disintegrata: è tsunami Cinque Stelle

Resistono solo I e II municipio. Nelle periferie doppiati tutti i candidati dem. Cadono le roccaforti rosse di Garbatella, Tuscolano e Monteverde

E' tsunami 5 stelle sulla Capitale. Non c'è solo Virginia Raggi a festeggiare nella notte in cui si "rivedono le stelle". Il Movimento conquista infatti 12 dei 14 municipi al ballottaggio, cancellando il monocolore del centrosinistra che, nel 2013, con la coalizione Roma Bene Comune, conquistò 15 municipi su 15. A resistere solo il I e il II municipio dove, al rush finale, trionfano Sabrina Alfonsi e Francesca Del Bello. A fotografare il risultato la mappa di Roma con i due municipi centrali  letteralmente circondati, ultimo baluardo di una sinistra che puo' dirsi, per il momento, cancellata, asfaltata, disintegrata, piallata, in tutte le sue facce, zingarettiana, turborenziana, orfinianza, marroniana.

E' nelle periferie che lo tsunami targato Raggi & co ha travolto tutto e tutti. Quasi ovunque il candidato a Cinque Stelle ha doppiato quello dem; quasi ovunque rispetto al primo turno sono raddoppiati i voti a cinque stelle. Cadono anche storiche roccaforti della sinistra come il XII municipio, come l'VIII con la sua Garbatella ultrarossa e come il VII, dove governava da tempo l'estrema sinistra. Si insediano così giovanissimi presidenti, professionisti  di mezza età e pensionati dal curriculum pesante tutti con lo stesso comune denominatore: le cinque stelle.

MUNICIPIO 1 - Con poco più di mille voti Sabrina Alfonsi ottiene la riconferma come minisindaco della City. Una vittoria più sudata del previsto. Appena 6000 i voti in più conquistati dall'esponente dem; oltre 17.000 quelli che Giusy Campanini ha sommato ai 13.000 del primo turno. Un testa a testa che ha fatto tremare la Alfonsi ma che alla fine ha riconsegnato il centro storico alla sinistra. 

MUNICIPIO 2 - Parioli e San Lorenzo continuano nel solco del centrosinistra. Più di 2000 i voti in più segnati dall'esponente orfiniana, riuscita a respingere l'assalto di Fabio Fois. Anche qui l'esponente pentastellata ottiene più del dopo dei voti, ma non agguanta la Del Bello che succede a Giuseppe Gerace, minisindaco messo da parte dal centrosinistra.

MUNICIPIO 3 - Da 25.000 a 53.000 voti. Roberta Capoccioni raddoppia i suoi voti e infligge una pesante sconfitta a Paolo Marchionne che invece si ferma a quota 31.000. E' il trionfo di Marcello De Vito e Roberta Lombardi che qui, in questo municipio, hanno le loro radici e i loro voti. 

MUNICIPIO 4  - Più 25.000 voti per Roberta Della Casa, più 3000 per Emiliano Sciascia. 50.000 i voti totali per la pentastellata, 23.000 quelli del minisindaco uscente. Il Tiburtino si consegna al Movimento Cinque Stelle senza se e senza ma, segnando una bocciatura per il giovanissimo presidente uscente.

MUNICIPIO 5 - La vittoria di Alessandro Rosi qui, nel Pigneto Centocelle, era data da tanti come scontata. Un municipio storicamente rosso dove Giovanni Boccuzzi ha però banchettato alla grande. 64.000 i voti finali raccolti dal Movimento Cinque Stelle, contro i 30.000 del Pd. Doppiati e sconfitti pesantemente i dem puniti nei vari quartieri del municipio dove la fusione tra il Pigneto e le ex borgate dell'ex VII municipio non è mai davvero avvenuta. 

MUNICIPIO 6 - Batosta per l'unico candidato del centrodestra al ballottaggio. Nicola Franco raccoglie appena 1000 voti in più rispetto al primo turno, portando il suo totale a 22.000 voti. En plein per Roberto Romanella che con 61.000 voti colora di giallo stellato le Torri. Qui il Pd aveva abdicato già il 5 giugno. 

MUNICIPIO 7 - Pesante la sconfitta al Tuscolano. Dopo gli anni di Sandro Medici e il "regno" di Susy Fantino, il VII municipio volta completamente pagina. Monica Lozzi piega la rivale Valeria Vitrotti. La giovane turca si ferma a quota 45.000 contro gli 84.000 della pentastellata. 

MUNICIPIO 8 - Sorpresa a Garbatella e dintorni, dove le "tigri di Mompracem" non riescono a dar manforte ad Anna Rita Marocchi, esponente dem che finisce surclassata da Paolo Pace del M5s. 33.000 i voti di Pace, contro i 23.000 della Marocchi. E' la fine di un'era, quella di un municipio eternamente rosso che ora si troverà alle prese con la rivoluzione a cinque stelle. 

MUNICIPIO 9 - Surclassato pesantemente anche Andrea Santoro. Il presidente uscente chiude a 26.600 voti contro i quasi 50.000 di Dario D'Innocenti. L'Eur è pentastellato. 

MUNICIPIO 11 - Più forte delle polemiche Mario Torelli. L'ex poliziotto, ora prestato alla politica, già candidato in passato con l'Idv, conquista la presidenza con 38.000 voti, contro i 23.000 di Maurizio Veloccia del Pd. 

MUNICIPIO 12 - Cade anche la Stalingrado di Roma. Dopo 23 anni ininterrotti di regno di centrosinistra, Cristina Maltese capitola di fronte alla giovanissima Silvia Crescimanno. 25.300 i voti dell'esponente dem, oltre 33.000 quelli della pentastellata. E' la fine di un'era, anche qui. 

MUNICIPIO 13 - Partiva in vantaggio Massimiliano Pasqualini, ma è finito asfaltato. E' il trionfo di Giuseppina Castagnetta che con 33.000 voti surclassa pesantemente il turborenziano che puntava a succedere a Valentino Mancinelli. 

MUNICIPIO 14 - Bis mancato per Valerio Barletta, che raccoglie appena 5000 voti in più rispetto al primo turno. 23.500 quelli in più invece conquistati da Alfredo Campagna che colora di giallo stellato il municipio. 

MUNICIPIO 15 - Successo pentastellato anche a Roma Nord dove Stefano Simonelli raddoppia i suoi voti rispetto al primo turno. A Daniele Torquati non bastano 5.000 voti  in più per rintuzzare la strabordante rimonta pentastellata. 

COSI' AL PRIMO TURNO NEI MUNICIPI

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