Raggi cameriera per una sera. All'apericena è assedio per l'omissis sul cv

Il sindaco che ti serve, 15 euro a testa e un'apericena di autofinanziamento. Grembiule e mestolo in mano, Virginia Raggi si è improvvisata cameriera per una sera servendo amatriciana, cacio e pepe e cous cous a decine di iscritti, militanti ed eletti del Movimento. Al bar tavola calda "Coso", a via in Lucina, in pieno Centro della Capitale dietro il Parlamento, a portare il proprio sostegno sono arrivati, tra gli altri, i senatori Paola Taverna e Nicola Morra, il deputato Stefano Vignaroli e il secondo classificato alle "comunarie" romane e candidato consigliere, Marcello De Vito. Ad accompagnare il tutto gli striscioni e i cori dei militanti, al grido romanesco di "Virginia sindaco de Roma".

Ma il menù della serata ha avuto come piatto forte l'assedio dei giornalisti per la vicenda della presidenza dell'Hgr (società di Gloria Rojo, braccio di destro di Panzironi, uomo di Alemanno coinvolto in alcune inchieste, ndr), omessa dal curriculum presentato prima delle comunarie. Secondo la Raggi l'omissis non ha influenzato la scelta degli attivisti: "È un incarico di destra svolgere il ruolo di presidente senza deleghe in una società?". 

Quindi la spiegazione: "Quando ci fu la sentenza di Parentopoli io fui la prima a dire che secondo me tutti gli assunti dovevano essere cacciati. Il mio nome non è mai nelle carte di Mafia Capitale. Io farei molta attenzione a lanciare accuse e ad accostare il mio nome a quelle vicende. Gloria Rojo (ad di Hgr, ndr) era presente in studio e la conoscevo come tale. Ho scoperto che lei ha avuto incarichi da Panzironi quando voi ve ne siete occupati, quindi molto più tardi, nel 2012-2013".

E la Raggi si toglie sassolini dalla scarpa: "La cosa buffa è che persone che non hanno mai lavorato nella loro vita mi accusano sulla mia professione privata, inventandosi peraltro storie assurde. Tutte queste cose sono inventate perchè noi non abbiamo un passato politico, evidentemente noi facciamo paura e questa la prendiamo come un'attestazione di stima, vuol dire che stiamo lavorando bene".