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Elezioni Roma 2016

Primarie 6 marzo: Chiara, affetta da autismo, in campo "per un nuovo welfare"

Accompagnata dal padre Maurizio, si era già candidata nel 2013 nella lista Marino. "La presenza di Chiara è una vittoria. Siamo qui anche perché la Costituzione ce lo permette"

La sua battaglia 'politica' era già iniziata nel 2013 quando si candidò alle comunali nella lista di Ignazio Marino. Chiara Ferraro, 24 anni, affetta da autismo, è tra i candidati alle prossime primarie del 6 marzo. Non aveva raccolto abbastanza firme per poter accedere alla competizione elettorale come da regolamento, circa mille al posto delle 2500 necessarie, ma grazie ad un 'regalo' degli altri concorrenti un posto è stato riservato anche a lei.  

Accompagnata dal padre Maurizio in ogni sua uscita pubblica, non sono le sue parole, quelle che non può pronunciare, a spiegare il senso della sua candidatura. A rappresentare le sue istanze basta la sua presenza. Perché dietro Chiara c'è un mondo che chiede di essere considerato. “L'idea della candidatura nasce anche per dare una volta per tutte un punto di svolta al welfare della città" ha spiegato nel corso della presentazione delle candidature. "La presenza di Chiara è già una vittoria per noi. Siamo qui anche perché la Costituzione ce lo permette”.

Chiara è una studentessa dell'istituto agrario Garibaldi e fondatrice di una cooperativa agricola in cui lavora insieme a ragazzi affetti dalla stessa disabilità. L'obiettivo della sua candidatura è stato spiegato più volte dal padre: fare in modo che la politica si prenda carico seriamente delle questioni del welfare per i disabili. “Spero che il prossimo sindaco riprenda la mozione di Magi e Baglio approvata all'unanimità in Assemblea capitolina per la riorganizzazione dei servizi alle persone con disabilità mentali e tenga a cuore il tema dell'autismo” ha detto Maurizio Ferraro durante il confronto al Nazareno tra i sei candidati alle primarie. 

La candidatura di Chiara non è stata esente da alcune polemiche: “La Argentin oggi al Redattore Sociale dice che sarebbe stato meglio se mi fossi candidato io, c'era già stata questa polemica quando ci candidammo con la Lista Marino. La Costituzione dice che lei può essere eletta ed è elettrice e vive in una famiglia come le altre e non in un luogo di contenzione, ora sta finendo l'Istituto agrario e poi finirà in una Rsa. Non la sto esibendo, grazie alla partecipazione alle primarie la conosce tutta la città e lei è felicissima, tutta Roma è un grande set di riabilitazione e ringrazio tutti per averci permesso di essere qui”. 

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