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Elezioni Roma 2016

Marino verso il ritorno: "Ci sono e ci sarò. Costruiamo un progetto per Roma"

L'ex sindaco da Floris: "Prima dobbiamo costruire una lista civica rinunciando al simbolo del Pd". Quindi gli affondi contro Renzi: "Ha vinto con il 40% alle Europee? Io ho preso il 64% a Roma"

"Non c'è nessun sentimento di vendetta. Voglio solo costruire il futuro della città". Ignazio Marino è sempre meno un fantasma e sempre più incubo reale per il Pd. L'ex sindaco ad ogni intervista, ad ogni uscita in tv, si avvicina sempre più alla candidatura. Ieri a diMartedì, intervistato da Giovanni Floris, non ha lasciato molto spazio alle interpretazioni: "Io ci sono, ci sarò e dobbiamo costruire un progetto, lavorare per far davvero di questa nostra città, che io amo tanto, una Capitale d'Europa", un progetto che coinvolga anche i delusi del Pd. Non ancora una candidatura ufficiale però. Incalzato dal conduttore il marziano spiega: "Come è scritto nella Bibbia, c'è un tempo per ogni cosa: ora è il tempo di costruire un progetto e una lista". 

Marino afferma di non essere animato da sentimenti di vendetta, ma quando viene fuori il nome di Renzi, stizzito, attacca: "Quando si è rotto il rapporto con Renzi? Non mi chieda di fare lo psicologo: il perchè si è rotto il rapporto con Renzi chiedetelo a lui". E ancora: "Io faccio perdere il centrosinistra? Io il centrosinistra l'ho fatto vincere nel 2013 quando tutti avevano paura di candidarsi perché pensavano avrebbe vinto il M5S. Ho fatto le primarie e le ho vinte. E' stato il Pd a dirmi di fare le valigie ed andare a casa ad un certo punto, non io". Ma lei è ancora del Pd, chiede Floris. "Io sono un fondatore del Pd, mi sta dicendo che chi non è renziano non può stare nel Pd?". 

Rivendica, con orgoglio, posizioni alternative: "Continuerò ad andare da quella parte che Renzi considera sbagliata perché il Pd è delle persone che si eleggono con il voto, non si è comprato il partito". Floris quindi sottolinea: "Renzi ha preso il 40% alle Europee". E Marino replica: "Io ho preso il 64% quando ho vinto a Roma".

Quindi Marino evoca Walter Tocci: "E' chiaro che io ci sono e ci sarò. C'è un tempo per ogni cosa: prima dobbiamo costruire una lista civica così come ha detto Walter Tocci e cioè rinunciando al simbolo e facendo un passo indietro e ultimando un processo di cambiamento che dobbiamo alle romane e ai romani. Dobbiamo costruire non un progetto sulla persona o sui personalismi ma lavorare per far davvero di questa nostra città che amo tanto una Capitale d'Europa. Possiamo farlo con un progetto che coinvolga i delusi del partito democratico", ha spiegato l'ex sindaco che ha così concluso: "Il Pd è delle persone che eleggono con il voto. Il Pd non è di Renzi, che non ha comprato il partito".
 

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