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Elezioni Roma 2016

Bertolaso come Mister Ok: "Se divento sindaco, Tevere balneabile. Mi tufferò"

Il candidato sindaco è stato intervistato alla trasmissione di Rai Radio2 'Un giorno da pecora'. Promessa o ironia ha spiegato: "Sistemerò bene tutti i depuratori e farò una gestione delle fogne migliore"

“Se divento sindaco renderò il Tevere balneabile entro cinque anni”. Promessa o battuta, Guido Bertolaso, il candidato sindaco sostenuto da Silvio Berlusconi, non si è sottratto alle domande ironiche della trasmissione radio Rai Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Come realizzarlo? “Bisogna evitare che ci siano tutte quelle zozzerie, come i topi e tutto il resto. Va bonificato insomma, è una risorsa fondamentale per Roma”. E ancora. “Se sistemiamo bene tutti i depuratori e si fa una gestione delle fogne migliore di quell’attuale, il Tevere può diventare balneabile. Cinque anni di mandato ci vogliono tutti, ma a fine mandato, prima di salutare, farò il bagno nel fiume, come Mister Okay” ha concluso. 

Anche se ha già fatto sapere di una possibile convergenza su Alfio Marchini nel caso i sondaggi confermassero che non arriverà al ballottaggio, almeno per ora Bertolaso dichiara di guardare dritto avanti a sé. “Non mi ritiro, le difficolta mi esaltano e in questo momento i sondaggi sono inattendibili. Guido, quando guida, tira dritto e non guarda in faccia a nessuno” ha affermato.Dei sondaggi negativi usciti fin'ora non si fida: “I miei sondaggi sono quelli che faccio quando cammino per la strada e sono molto positivi”. Stessa posizione sul ballottaggio. E se arrivassero Raggi e Giachetti? “Il problema non si pone. Ci andrò io” ha risposto. 

La candidatura di Bertolaso era inizialmente nata come unitaria per il centrodestra. Abbandonato da Matteo Salvini, dopo settimane di braccio di ferro è arrivata anche quella di Giorgia Meloni che ha sancito definitivamente la spaccatura nel centrodestra. Una situazione che a Bertolaso proprio non va giù: “Speravo che questo non ci fosse da parte di Giorgia, che è una persona che conosco e stimo e che in passato mi ha anche dato dei premi quando era Ministro della Gioventù. Mi aveva scritto tantissimi messaggi carini di sostegno, quindi la sua candidatura è stata una ‘doccia a ciel sereno’, questa davvero non me lo sarei aspettato”. Tradimento politico? “Se non è questo, è una fregatura”. 

Bertolaso è pronto: “Andiamo al voto il prima possibile, il 29 maggio o prima. Fosse per me avrei votato anche col referendum sulle Trivelle il 17 aprile” ha affermato. 

Ironico anche sulla moglie. “Mi vota? Bella domanda, lei sperava che avessi fatto qualcosa di diverso che candidarmi a sindaco. Ora si è adeguata e mi dà una mano” ha affermato. Potrebbe andare per Giachetti? “Quello potrebbe darsi”. Per quale motivo? “Perché mia moglie ha tendenze di questo tipo, di sinistra”. Ha votato PD in passato? “Sicuramente ha votato Rutelli in passato” ha detto. 

L'ex capo della Protezione Civile non si è sottratto nemmeno ad un commento sulla frase di Alessandra Mussolini che l'ha definito un 'coglione'. “Certo, perché uno che oggi si candida a fare il sindaco di Roma è un coglione. Io la leggo in questo modo, un segnale di affetto e di stima”. Nessun rancore verso di lei: per Bertolaso andrebbe bene anche come candidata capolista di Forza Italia. “Dovete chiederlo a Berlusconi ma potrebbe essere una buona idea, perché no”. 

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