Alfio Marchini incassa il sostegno di Gianni Alemanno e del suo movimento Azione nazionale. Il direttivo del movimento fondato dall'ex sindaco di Roma si è riunito e, con 11 voti favorevoli (Orsomarso, Cardinali, Cerrreto, Ciampi, Crocetto, Facci, Marrocco, Peluso, Santoro, Urzì e Vignale) e 2 contrari (Bonelli, Triolo), ha dato il via libera a quelle che vengono definite "candidature a forte caratterizzazione civica". A Roma il sostegno dell'ex sindaco ad Alfio Marchini avverrà attraverso la 'Lista Storace'. 

IL FALLIMENTO - Il documento politico approvato oggi punta il dito contro le "spaccature tanto laceranti quanto prive di reali contenuti politici" del centrodestra: "Per mesi i leader dei tre principali partiti del centrodestra si sono chiusi in riunioni tanto esclusive quanto inutili, volte a delegittimare tutti i soggetti politici che non rientravano in questo ristretto schema". Il risultato? "Un totale fallimento". 

'RIFIUTATI' DA MELONI - Azione nazionale ricorda di aver più volte chiesto di scegliere i candidati con le primarie, ma di aver ricevuto solo rifiuti: "Questi ripetuti appelli sono ovunque caduti nel vuoto, con il caso limite di Roma, dove è stata completamente ignorata la disponibilità di Francesco Storace e di tutta Azione nazionale a convergere su Giorgia Meloni, in quanto opzione più accreditata dai sondaggi elettorali" si legge in una nota. "Fratelli d'Italia si è distinta in questo atteggiamento di chiusura, non solo rifiutandosi di indire le primarie a Roma, ma persino di accettare il nostro sostegno al suo leader presentato come candidato". 

NESSUN PATTO DEL NAZARENO - Appoggiando Marchini, assicura Azione nazionale, non esiste alcun 'inciucio' col centrosinistra: "A maggior ragione va gettata nel ridicolo ogni assurda farneticazione sulla possibilità di utilizzare le elezioni comunali per rilanciare il 'Patto del Nazzareno' in soccorso del traballante governo Renzi" continua. "A Roma ribadiamo che il nostro appoggio ad Alfio Marchini, attraverso la lista Storace, si basa unicamente sul carattere civico esplicitamente rivendicato da questa candidatura, senza ulteriori e improponibili significati di schieramento politico". 

ANTI PD - Non è questa la partita anti-Renzi. "Noi attendiamo la sfida referendaria contro le riforme del centrosinistra come spallata per far cadere il governo e giungere finalmente a nuove elezioni politiche. Nel frattempo non vogliamo perdere l'occasione di sconfiggere il Partito democratico in tutte le principali città, il che rappresenterebbe il primo segnale di un'inversione di tendenza politica nella nostra comunità nazionale".