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Elezioni Roma 2016

Elezioni, Storace si imbarca con Marchini: "E' la soluzione più ragionevole"

Il leader de La Destra ed ex governatore del Lazio: "Troviamo un accordo sul programma". Marchini: "Lasciando fuori le ideologie, c'è la possibilità di avere uno scenario ben più ampio"

Manca solo l'annuncio ufficiale ma è, quasi, cosa fatta. Francesco Storace, candidato sindaco per La Destra, ha intenzione di lasciare la sua corsa al Campidoglio per sostenere Alfio Marchini. "Ieri sera ho incontrato i candidati della mia lista, è la soluzione più ragionevole se si trova un accordo sul programma" ha detto intervenendo su La7 a L'aria che tira. Poi ha aggiunto: "Chi voterà me, voterà Marchini attraverso il mio nome". Candidato in solitaria, l'ex governatore del Lazio, oggi vicepresidente del consiglio regionale, ha invocato fin dall'inizio l'unità del centrodestra. Un'eventuale alleanza con la Meloni era naufragata nelle scorse settimane quando al passo avanti di Storace non ha risposto nessuno. Marchini si è sempre dimostrato più aperto ad eventuali alleanze: "Non ho mai detto una parola contro i partiti" ha ribadito. 

Il 'candidato civico' Alfio Marchini è sempre meno civico. E dopo l'appoggio di Berlusconi, e una capolista come Alessandra Mussolini per Forza Italia, il sostegno di Storace sposta la sua proposta politica ulteriormente a destra. Marchini non ha posto veti: "Lasciando fuori le ideologie che non hanno nulla a che fare con la sistemazione delle buche, c'è la possibilità di avere uno scenario ben più ampio sulle cose concrete" ha affermato il candidato sindaco nel corso di una visita al mercato di via Tronfale. "Chiamai Storace prima dell'estate: siccome io notoriamente vengo da una storia diversa, chiesi a lui - che considero un simbolo della destra più passionale a Roma - di spiegarmi qual è la differenza tra la destra sociale e le idee che io ho sul programma". 

La destra sociale di Storace e la sua 'simpatia' per il fascismo non spaventano Marchini: "Voglio disarticolare questo fantoccio politico dove dietro una finta ideologia non c'è nulla: destra e sinistra che apparentemente litigavano dandosi dei fascisti o dei comunisti e poi si spartivano tutto, il M5S che non è capace di incidere e stava per entrare nella Giunta Marino se non avesse chiamato Casaleggio, quindi ho capito che nessuna delle tre forze in campo è in grado di farlo" ha aggiunto a Omnibus su La7. "Così a giugno scorso ho chiamato Storace e gli ho detto 'siccome tu sei un fascista autentico, vero, de core, mi spieghi che cos'è la differenza tra me e te e in cosa ci differenziamo?'. Era il periodo di Mafia Capitale e lui mi fece una battuta meravigliosa: 'A Marchì, a Roma pe' parlà co' uno che c'ha passione politica ce sò dù opzioni: o se parla co' te o se va a piazzale Clodio'" ha ricordato Marchini.

Anche Storace ne ha parlato, dal momento che Alfio Marchini ha storia familiare a sinistra. "Ho un giornale su cui ogni giorno ci sono dibattiti sul fascismo. Non voglio che la gente indossi la camicia nera, ma chiedo rispetto per la storia e la cultura" ha detto Storace a Laria che tira su La7. E a chi gli ha ricordato che il nonno di Alfio Marchini fosse un partigiano, il leader de La Destra ha risposto: "Accanto al nonno di Marchini c'è anche il nonno della Mussolini in coalizione". 

Intanto le voci su un possibile ritiro di Giorgia Meloni vengono smentite dalla diretta interessata: "Girano voci insistenti di un mio ritiro dalla corsa a sindaco. Devo fare proprio paura se i miei avversari raccontano queste balle".

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