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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

Marchini: "Da sindaco non celebrerò le Unioni civili". E scoppia la polemica

Il candidato civico all'Ansa: "Non è compito del sindaco fare queste cose". Cirinnà: "Sarebbe fuori legge". Polemici Orfini e Giachetti

Ha parlato di Roma, ha provato a presentare il programma, ma è finito al centro delle polemiche per le Unioni civili, un tema tutt'altro che locale. Alfio Marchini nella bufera per delle dichiarazioni rilasciate nel corso di un'intervista all'Ansa. A domanda sulla celebrazione delle Unioni Civili ha risposto in maniera precisa e senza equivoci: "Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni". 

Poco interpretabile la dichiarazione. E così, a stretto giro di posta, si sono scatenate le polemiche. E' Monica Cirinnà la senatrice del Pd promotrice della legge ad attaccarlo: "Alfio Marchini vuole essere un sindaco che non rispetta la legge, un bel biglietto da visita. Le unioni civili, una volta approvate definitivamente dal Parlamento non sono derogabili per scelta politica. Se Marchini, come ha annunciato, non celebrerà le unioni civili tra persone dello stesso sesso non soltanto andrà contro i diritti dei cittadini romani, ma anche contro una legge dello Stato con tutte le conseguenze civili e penali. Ricordo a Marchini, che esiste l'articolo 328 del codice penale sull'omissione degli atti d'ufficio e che il sindaco giura sulla Costituzione, impegnandosi a rispettare la legge. Marchini non intende giurare sulla Costituzione? Di certo siamo di fronte alla prima dichiarazione omofoba di un candidato a sindaco per blandire gli elettori di destra". 

A ruota anche il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, ironicamente commenta: "Marchini tranquillo, ci penserà Roberto Giachetti a celebrare le unioni civili da sindaco di Roma". E il candidato sindaco Giachetti: "Marchini dice di essere contrario alle unioni civili. Io invece non vedo l'ora di votare la legge alla Camera".

Marchini, sommerso dalle polemiche, non corregge il tiro: "Ribadisco quello che ho detto: sono favorevole al riconoscimento di tutti i diritti civili nel rispetto delle leggi. Ma credo di esser libero di dire che non celebrerò matrimoni".

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