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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Roma 2016

"Si mormora che D'Alema voti Raggi". E il Pd polemizza

Un retroscena di Repubblica, smentito dalla portavoce dell'ex Premier, anima il partito nazionale. Orfini: "D'Alema smentisca". Serracchiani: "E' una questione personale"

D'Alema avrebbe detto di essere pronto a votare Raggi. La nuova polemica all'interno del partito democratico si consuma su un condizionale e su un virgollettato costruito su un "si mormora...". E' quanto accaduto questa mattina. Repubblica, in un pezzo a firma di Goffredo De Marchis, titola: "La sfida di D'Alema: "Pur di cacciare Renzi sono pronto a votare anche Raggi"". 

All'interno del pezzo la spiegazione. In sintesi si racconta che D'Alema, pur di mettere in difficoltà Renzi, sarebbe pronto a votare Lucifero. Su questa scia avrebbe dichiarato ad alcuni fedelissimi, incontrati in giro per l'Italia, di essere pronto a votare Raggi. Quindi il ragionamento: la sconfitta alle amministrative ridimensionerebbe Renzi e potrebbe avere ripercussioni sulla politica nazionale. 

Sin qui la sintesi dell'articolo, un retroscena con alcune forzature che però è sale sulle ferite aperte di un partito evidentemente alle prese con una pace armata. Così Orfini, commissario romano del Pd, presidente del partito nazionale ed ex discepolo prediletto di D'Alema, si è affrettato a chiedere la smentita: "Spero che D'Alema smentisca al più presto. E che venga a darci una mano in questi ultimi giorni di campagna". 

A Radio Capital, Debora Serracchiani è andata più nel dettaglio: "Siamo di fronte a questioni personali. Sfasciare tutto non serve", ha detto la vicesegretario. "D'Alema propenso per il No al referendum sulla riforma costituzionale? Quando era presidente della bicamerale lavorò proprio per questo. Per le riforme. La riforma del Senato è stata una delle indicazioni di D'Alema a quei tempi". 

E alle 10 arriva anche la smentita di D'Alema: "L'articolo pubblicato da "Repubblica" è falso. I numerosi virgolettati riportati, a cominciare dal titolo, corrispondono a frasi mai pronunciate. D'altra parte, l'autore non precisa nè dove, nè quando, nè con chi sarebbero state dette. Le riunioni di cui si parla non si sono mai svolte. La ricostruzione è frutto della fantasia del cronista e della volontà dei suoi mandanti. D'Alema, che è quasi sempre all'estero, non ha avuto modo di occuparsi della campagna elettorale di Roma". 

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