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A destra volano gli stracci: "Bertolaso galoppino di Rutelli". Ncd, fittiani e transfughi di FI con Marchini

Il senatore Andrea Augello (Cuori italiani) sceglie Marchini e sull'ex capo della protezione civile va all'attacco. Anche Ncd e fittiani scelgono il candidato civico. E nei municipi crescono i malpancisti di Forza Italia

Due giorni di interviste, di critiche, di conte su chi non garantirà i propri voti. Se la scelta di Bertolaso doveva mettere tutti d'accordo possiamo dire che ha già fallito. Se Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia sul suo nome hanno trovato la quadra, i pezzi più moderati del centrodestra fanno sapere ufficialmente che i loro voti andranno al candidato civico Alfio Marchini. Stanno con l'imprenditore calce e martello i Cuori italiani di Andrea Augello, quel che resta del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano e i Conservatori e riformisti di Raffaele Fitto. Insomma Bertolaso sarà, pare evidente, il candidato della destra e non dei moderati. 

L'ex capo della protezione finisce impallinato dagli intellettuali di destra, da Marcello Veneziani e Pierangelo Buttafuoco. Il primo definisce Bertolaso "un candidato  perdente ed estraneo a Roma", frutto di una scelta fatta "sulle rovine di Arcore". Il secondo invece ci va anche più pesante definendo "stupida la destra che va con Bertolaso e sbarra la strada a Marchini". A mettere il carico da novanta un'intervista di Bertolaso stesso nella quale oltre a promettere la risoluzione dei problemi della Capitale, ha ricordato di aver votato Rutelli e di averne curato la campagna nel 2001.

Tanto è bastato al senatore Andrea Augello, deus ex machina della vittoria di Gianni Alemanno nel 2008, per attaccare la scelta della triplice Fdi-Lega-Fi: "I nostri eroi hanno messo un veto su un candidato civico con consensi a due cifre, che offriva un'alleanza politica contro Renzi e Grillo a tutto il centrodestra, per affidarsi ad un orgoglioso galoppino di Rutelli, per di più sotto processo. Per non parlare delle belle parole che riserva alla destra romana e alla Lega". 

Gli stracci diventano strappi quindi, con un centrodestra che perde il suo centro, arroccandosi a destra con un candidato molto poco orgogliosamente di destra. Ad ufficializzare l'appoggio a Marchini, oltre appunto agli augelliani, in questo week end sono stati i Conservatori Riformisti di Fitto e Ncd di Angelino Alfano. Quest'ultimo ieri a in Mezz'Ora ha spiegato: "Noi abbiamo sempre visto con favore la candidatura di Alfio Marchini, se, come ha detto già Beatrice Lorenzin, non va a spiaggiarsi verso destra. Siamo assolutamente orientati a sostenere un candidato civico come Marchini, ma lo facciamo in una logica che è meglio schierarsi con un civico che con blocchi di partiti". Il ministro degli Interni poi aggiunge: "Di fronte al disastro di Roma, sono convinto che Marchini è una strada nuova. Quindi sono dell'opionione che questa strada nuova è bene provarla". C'è ora da capire come si concretizzerà quest'appoggio, se con il simbolo di Ncd, con una lista civica o con il coinvolgimento di alcuni esponenti del partito nella lista dal cuore spezzato. 

Sabato invece erano stati i fittiani a dire convitamente  sì a Marchini. Così Raffaele Fitto: "Abbiamo rivendicato con forza le primarie e chiediamo di non sbattere la porta in faccia ai cittadini. Ed è per questo che compiamo una scelta di un candidato come Alfio Marchini che ha tutte le caratteristiche per poter affrontare al meglio i problemi di questa città e costruire un'alternativa che possa dare un governo chiaro alla capitale d'Italia". Proprio l'area dei Conservatori Riformisti potrebbe diventare la nuova casa dei malpancisti di Forza Italia che in queste ore si stanno materializzando un po' in tutti i municipi della Capitale.

E Marchini non ha fatto mancare parole chiare: "La candidatura di Bertolaso mette chiarezza. I cittadini hanno chiaramente davanti loro chi votare. Noi abbiamo proposto un'idea forte che è quella di costruire qualcosa che vada oltre gli schieramenti politici. I vecchi schieramenti politici, a sinistra e destra, hanno fallito inesorabilmente hanno consegnato la città in uno stato di decadenza insopportabile. Quindi la constatazione della realtà non puo' che dirci di andare oltre".

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