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Elezioni Roma 2016

"Andiamo con la Meloni, anzi no". Berlusconi molla Bertolaso: oggi Forza Italia sceglie il suo candidato

L'accordo sembrava chiuso nella serata di ieri, poi il rimpesamento. Decisivo il pressing del cerchio magico e i sondaggi che danno Marchini meglio piazzato in caso di ballottaggio. Oggi l'ufficio di presidenza

Il centrodestra sulle montagne russe. A poche ore dal lancio ufficiale della campagna elettorale di Giorgia Meloni, l'appoggio di Forza Italia alla candidata di Fratelli d'Italia e Noi Con Salvini è ancora tutto da decidere. E' stata una serata convulsa quella di ieri, con Berlusconi praticamente convinto a mollare Bertolaso per appoggiare la pasionaria della Garbatella, salvo poi ricredersi. La decisione finale sarà affidata all'ufficio di presidenza di Forza Italia. L'ex Cavaliere infatti vuole che i suoi si assumano la responsabilità della scelta, non scaricando su di lui colpe di eventuali sconfitte. La cronaca della serata di ieri racconta di un partito che praticamente non c'è più e che su Roma è chiamato a scegliere di che morte morire. 

Tutto parte nel pomeriggio. L'ala più destrorsa di Forza Italia, quella avversa a Bertolaso e più vicina alla Meloni, fa circolare la voce del ritiro dell'ex capo della protezione civile. Pronto un documento che Berlusconi si sarebbe impegnato a siglare. E' il varo di una federazione di centrodestra con l'ex cav ancora leader della coalizione. Sembra tutto fatto e si va verso sera con Bertolaso già pronto al passo indietro e Berlusconi ad investire la Meloni. 

Qualcosa però cambia. Due i fattori. Da un lato il cerchio magico che circonda Berlusconi, la sua Francesca Pascale, la Rossi, nonché Tajani e Brunetta, pressano per non cedere ai due "ragazzotti", all'ala più estrema del centrodestra, spingendo il partito verso una deriva poco governabile e decifrabile. Dall'altro i sondaggi che danno Marchini vincente contro chiunque al ballottaggio. I dubbi, prendono corpo, e si trasformano in rabbia. Berlusconi così manda per aria la tela faticosamente tessuta nel pomeriggio e impone l'ufficio di presidenza. Sarà Forza Italia a scegliere la strada, a dover dire no a Bertolaso (cosa praticamente ormai scontata) e a decidere se correre in appoggio della Meloni o di Marchini. 

Come finirà è difficile dirlo. Il braccio di ferro nasconde un partito in via di dissoluzione. All'interno due anime, una più moderata, più centrista, orientata verso l'appoggio a Marchini. A guidarla Tajani e Brunetta. Dall'altra parte Gasparri, Romani, Matteoli favorevoli alla Meloni e anime di una scelta più destrorsa per il futuro della coalizione.  

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