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Elezioni Comunali 2013

Comunali, la scheda-lenzuolo non piace ai romani: "Complicata da chiudere"

1 metro e 20 di scheda elettorale sta mettendo in difficoltà gli elettori. Anche i candidati a sindaco hanno espresso la loro perplessità

È stata presentata come una scheda elettorale da record. Un vero e proprio lenzuolo lungo 1 metro e 20 per sei facciate piene di simboli delle varie liste. E oggi, arrivato il momento del voto, sta facendo parlare di sé. I romani, nel segreto dell’urna, stanno litigando con la scheda elettorale.  Per qualcuno è davvero troppo difficile da chiudere. “Ci ho messo più di cinque minuti” denuncia un elettore di Centocelle. Qualcun’altro è preoccupato che, di fronte a tanti simboli, ci si possa confondere e ‘bruciare’ così il proprio voto. Altri ne fanno una questione politica e dichiarano che avrebbero preferito avere davanti un’offerta politica meno articolata.

Anche i candidati a sindaco che si sono recati questa mattina a votare hanno espresso il loro giudizio. Alfio Marchini si è dichiarato impressionato: “Sono davvero enormi”. Un brutto segnale per l’imprenditore romano, soprattutto in relazione alla lunga sfilza si simboli presenti: “La politica deve dare risposte più chiare perché se c'é una frammentazione così grande c'é da fare una riflessione più profonda. E noi nei prossimi mesi la faremo”.

Il candidato sindaco del centrosinistra Ignazio Marino invece, pur confermando la complessità di destreggiarsi con una scheda elettorale del genere, non è stato così pessimista: “La scheda è la più ampia che io abbia mai votato in vita mia ma questa è la democrazia”.

Anche il sindaco Gianni Alemanno, intervistato dai giornalisti al margine del voto, ha confessato che è stata dura piegare una scheda elettorale lunga più di un metro e mezzo.

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