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Rifiuti, l'Ue denuncia l'Italia: "Immondizia non trattata nelle discariche del Lazio"

"Interpretazione restrittiva del concetto sufficiente di trattamento" il motivo della decisione della Corte di giustizia europea

E' stata formalizzata oggi la decisione della Commissione Ue di deferire l'Italia alla Corte di giustizia per il mancato rispetto delle prescrizioni della legislazione in materia di rifiuti nel Lazio. "Interpretazione restrittiva del concetto sufficiente di trattamento" da parte delle autorità italiane. In altre parole, i rifiuti conferiti a Malagrotta e nelle altre discariche del Lazio non sono stati trattati come prescritto dalla legislazione europea.

Si concretizza quindi quanto anticipato giorni fa dal ministro all'Ambiente Corrado Clini che ha commentato: "Il deferimento è andato, ma possiamo interrompere la procedura davanti alla Corte di giustizia se eliminiamo la causa". Del resto, il deferimento non è un fulmine al ciel sereno: la Commissione Ue aveva già inviato una lettera di costituzione in mora il 17 giugno del 2011 e un parere motivato il primo giugno del 2012. Dopo aver esaminato le risposte trasmesse dalle autorità italiane, la Commissione ha concluso che gli inadempimenti relativi al trattamento dei rifiuti nel Lazio continueranno probabilmente fino al 2015.

Al centro del problema rifiuti del Lazio ancora una volta ci sono gli impianti di trattamento, i cosiddetti impianti di trattamento meccanico biologico, che nel Lazio, e in particolare a Roma, non presentano una capacità sufficiente per lavorare tutto il tal quale prodotto. Di conseguenza i rifiuti sversati in discrica non sono "sottoposti al processo appropriato che dovrebbe includere un'adeguata cernita dei rifiuti in flussi di rifiuti, e la stabilizzazione della loro parte organica". In termini anco più tecnici, i rifiuti devono subire alcuni "processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero".

Secondo i numeri forniti dalle autorità italiane a Bruxelles, circa 735 mila tonnellate di immondizia non sono trattate come richiesto dall'Ue solo nella provincia di Roma. Altre 120 mila in provincia di Latina. Il metodo di trattamento scelto dall'Italia non è risultato sufficiente: frantumare o sminuzzare l'immondizia non è "sufficiente per ridurre gli effetti negativi su ambiente e salute".

"L'Italia deve smettere di guardare ai rifiuti come ad un problema e considerarli piuttosto un'opportunità economica", spiega Joe Hennon, portavoce del commissario all'Ambiente Ue Janez Potocnik a riguardo. "Si deve abbandonare la politica delle discariche ed investire nelle infrastrutture che occorrono per il riciclo", aggiunge Hennon. Duro il commento nei confronti della gestione Malagrotta: "L'Italia si deve svegliare e si deve rendere conto dei danni alla salute e all'ambiente. Non ci possiamo permettere di interrare e bruciare l'immondizia".

Sulla questione è intervento anche Corrado Clini. "Il lavoro fatto ieri sera mi fa ben sperare" ha affermato riferendosi all'incontro con i dirigenti delle aziende che gestiscono e smaltiscono i rifiuti a Roma, in particolare l'Ama che si è assunta l'incarico della gestione di tutto il ciclo dei rifiuti. Due i punti che dovrebbero portare il Lazio fuori da questa situazione. Il primo: "L'11 aprile si terminerà col conferimento di rifiuti non trattati nella discarica di Malagrotta". Mentre il secondo è "la progressiva riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti trattati". Inoltre "entro i prossimi quindici giorni entra in funzione un altro impianto sempre a Roma di tritovagliatura che avrà la caratteristica di separare la frazione secca dall'umido"

I rifiuti, insieme alla sanità, sono il primo punto all'ordine del giorno della Regione Lazio. La giunta Zingaretti, che domani si riunirà per la prima volta, ha promesso di avviare velocemente i lavori per "riprodurre il modello 'collaudato' della Provincia di Roma puntando soprattutto sul porta a porta e l'aumento della raccolta differenziata".

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