rotate-mobile
Elezioni Comunali 2013

Primarie, Marchini ad un passo dal sì: "Emozionato dall'affetto raccolto"

Su facebook l'imprenditore definisce ancora eventuale la sua partecipazione alle primarie. Sul conflitto d'interessi: "Non ci sarà perché non ci saranno interessi da difendere"

Si candida o non si candida? Negli ambienti democratici è la domanda più diffusa: cosa farà Alfio Marchini? A meno di 24 ore dal termine ultimo per la consegna delle firme per le primarie del centrosinistra, è facebook l'oracolo che fornisce delle indicazioni sull'imprenditore romano. O meglio ex imprenditore. Già perché nel post sul social network Alfio Marchini dismette i panni dell'uomo d'affari, ribadendo di aver venduto le proprie imprese e di averlo fatto a prescindere dall'impegno politico. Niente più conflitto d'interessi quindi. Ma Marchini dice anche altro.

SULLE PRIMARIE - Indicazioni sulla sua possibile partecipazione alle primarie arrivano dall'inizio del suo intervento. Infatti c'è l'ammissione della raccolta firme: "L'affetto e la fiducia che ho sentito in queste ore, nelle quali stiamo raccogliendo le 4000 firme richieste per l'eventuale partecipazione alle primarie (alle quali, peraltro, la grande maggioranza di voi mi sconsiglia di partecipare), mi hanno emozionato!"

VICENDE PERSONALI - Marchini passa poi a raccontare il percorso che l'ha portato alla scelta politica: "Circa tre anni fa, dopo una drammatica vicenda personale e nel mezzo della grande crisi che ha coinvolto tutti noi, non avevo più fiducia nel nostro paese. Ero quindi a un bivio: mettere in sicurezza il futuro delle aziende e dei lavoratori (oltre 2400 famiglie) vendendo tutto per trasferirmi definitivamente all'estero o ritornare in Italia dando spazio all'antica passione per la politica. Ho scelto la seconda strada". Ecco quindi il passaggio sul conflitto d'interessi: "La decisione di vendere era comunque presa, e ad esempio la trattativa con la multinazionale alla quale abbiamo appena ceduto le attività nell'energia era stata già avviata. Non ci sarà dunque alcun conflitto d’interessi perché comunque non ci saranno più interessi da difendere con le ultime cessioni in corso".

Alfio Marchini

ECONOMIA IN ITALIA - "Fare oggi impresa in Italia, se non si esportano i propri prodotti, è diventato impossibile. Lo so perché l'ho vissuto sulla mia pelle. Nessuno paga più nessuno, le stesse banche hanno forti difficoltà, lo Stato pretende giustamente il pagamento delle tasse ma non onora i propri debiti. Una crisi che uccide tutti i settori: dal commercio all'edilizia, fino al comparto auto... Ahimè, avevo previsto anni fa che tutto sarebbe peggiorato. E se oggi la politica non agisce rapidamente sarà un disastro immane. A partire dai più deboli. Bisogna aiutare le aziende a ridare lavoro. Promuovere nuovi mestieri e l'innovazione sociale. Puntare sulla cultura. Ripartire dalle città perché è lì che avviene il primo impatto con i principi della nostra Costituzione".

LA POLITICA OGGI - Marchini chiude con la sua idea di politica: "La politica siamo anche noi, con le nostre fragilità di cui non dobbiamo vergognarci, con la nostra voglia di rimetterci in cammino tutti insieme. Si può fare. No, non siamo soli! Non lasciamoci sopraffare dal pessimismo e dal disincanto. E la vostra mobilitazione di queste ore è una delle carezze più dolci che abbia mai ricevuto. Grazie!".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primarie, Marchini ad un passo dal sì: "Emozionato dall'affetto raccolto"

RomaToday è in caricamento