Primarie Pd, Patrizia Prestipino possibile candidata a sfidare Zingaretti
Possibile candidatura di Patrizia Prestipino alle primarie del Pd, lei risponde: "Non entro nel merito del dibattito 'Primarie sindaco sì o primarie sindaco nò perchè non credo sia questo il punto"
Un nuovo nome spunta a sinistra per le primarie del Pd, nome che potrebbe insidiare la candidatura, data facilmente vincente, di Zingaretti.
Si tratta di Patrizia Prestipino, assessore allo Sport e molto attiva sul territorio. Solo pochi giorni fa, da tutt'altra sponda, si paventava la candidatura di Umberto Croppi che creerebbe non pochi problemi al sindaco Alemanno e ora, specularmente, Prestipino potrebbe creare lo stesso scenario a sinistra.
Definita come una “creatura di Renzi”, la Prestipino potrebbe essere la nuova candidata del centro sinistra, lei però, soprattutto a questa definizione, non ci sta e risponde: “Non entro nel merito del dibattito 'Primarie sindaco sì o primarie sindaco nò perchè non credo sia questo il punto. Riguardo alle voci che mi vedono, di volta in volta o addirittura contemporaneamente, come una creatura di Renzi, dell'Api, di D'Ubaldo, o di chiunque altro, rispondo, e spero una volta per tutte, che io sono solo me stessa: Pat come per gli amici. Tanti amici, amici carissimi e senza padrini. Lo afferma in una nota Patrizia Prestipino rispondendo alle indiscrezioni sulle manovre in vista delle comunali 2013 a Roma.
“Vedo che per ogni mio pensiero, azione, progetto, viene tirato in ballo il mio compagno Riccardo Milana - continua - Lui è nell'Api, io nel Pd, e molto convintamente. Abbiamo storie e idee diverse e, oggi anche posizioni diverse. Perchè non capita lo stesso ad altre coppie più importanti della politica, anche di segni opposti?”. “Inoltre insieme ai 'certificati di appartenenzà ci sono sempre aggettivi legati alla mia persona - sottolinea - Non so se essere 'biondissimà o 'vivacissimà costituisca un requisito politico oppure un reato sociale. Francamente non credo. Ma non è questo il punto - conclude Prestipino - La questione sta nel chiedersi per quale motivo una donna che fa politica da anni con passione, coraggio, senza mai perdere di vista il territorio e l'universo giovanile, una democratica, laica, antifascista, deve essere incasellata e connotata o per l'aspetto fisico o per essere il cavallo (se non Elena) di Troia del compagno? Il punto è che, avendo sempre rispettato tutti, gradirei essere rispettata come politico e come persona. Come se fossi un uomo”.