rotate-mobile
Elezioni Comunali 2013

Udc, Casini boccia Alfio Marchini e lancia Alessandro Onorato

Il capogruppo in Campidoglio però risponde: "Mi fa piacere, ma resto con i piedi per terra. Prima che di persone, la città ha bisogno di soluzioni"

Nel giorno in cui Zingaretti apre all'Udc per la Pisana, Pierferdinando Casini prova a smuovere le acque per la scelta del candidato sindaco. Ci prova smarcandosi dall'alleanza con il centrosinistra capitolino e dal totonomi che impazza in questi giorni. Lo fa lanciando in campo Alessandro Onorato, il  31enne capogruppo in Campidoglio che in questi anni di amministrazione Alemanno ha a lungo portato da solo la bandiera centrista in aula Giulio Cesare, aggregando attorno a lui una pattuglia di consiglieri fuori usciti ora da destra, ora da sinistra. "Sarebbe perfettamente in grado di essere un giovane sindaco di Roma", ha detto Casini. Parole pronunciate durante la manifestazione "Se fossi tu sindaco di Roma", promossa dall'associazione Cambiare Davvero che nei vari municipi di Roma, in questi anni, grazie all'attività di tanti giovani e giovanissimi ha aiutato a far conoscere la proposta di cambiamento proprio di Alessandro Onorato.

CASINI - Da qui quindi le parole di Casini che ieri per l'ennesima volta ha lanciato Onorato: "Non lo sto certo lanciando dal burrone. Non devo essere io a scegliere il sindaco, lo fanno i cittadini. Ma se vogliamo parlare di giovani, Onorato è una risorsa perché ha dimostrato di essere intelligente e capace. Se vogliamo rottamare gli anziani, lui è un giovane".

ONORATO - Alessandro Onorato incassa l'attestato di stima, ma smorza gli entusiasmi di chi vedeva nella parole dell'ex presidente della Camera l'investitura per fare il sindaco: "E' una cosa che mi fa piacere, però oggi più che mai a prescindere da chi sia il candidato e dall'alleanza, la gente, e io mi vanto di starci in mezzo, chiede a gran voce soluzioni per la città". Ma la Capitale è pronta per un sindaco di trent'anni? "Io me lo auguro - ha risposto il consigliere, classe 1980 - ma stiamo coi piedi per terra. Credo che il Paese non sia ancora pronto per una vera rivoluzione, ma noi sì. A prescindere dall'età, perché si può essere fessi tanto a trent'anni quanto a settanta. Ma si può anche essere ottimo vino - ha concluso - da non far invecchiare"

CASINI SU MARCHINI - Il leader centrista però smonta e allontana anche l'ipotesi che Alfio Marchini possa essere il candidato sindaco dell'UDC: "Fare il sindaco di Roma è il lavoro più difficile che esista, e di questo va dato atto a Rutelli, Veltroni e anche ad Alemanno. E' difficile per la complessità delle problematiche amministrative e per il fatto che i cittadini romani sono molto esigenti".

"Mi auguro - ha aggiunto - che nelle prossime ore spuntino come funghi le persone che si sentono in grado di farlo. Onorato sarebbe perfettamente in grado. Marchini? L'ho sentito dalla Annunziata: ha detto cose intelligenti. E' una ricchezza per questa città che ci siano più candidature, sono una ricchezza per i cittadini. Evitiamo che ci siano solo manovre politiche"

CASINI E LE IDEE PER ROMA - Persone ma anche idee. CAsini se fosse sindaco di Roma detta le sue priorità: "La cultura - ha affermato - si fa con le idee, e non con i soldi. Ma è stata mercificata finanziando cose che rispondevano ad altre esigenze. Ma da papà con figli che girano in motorino, se fossi sindaco il primo problema che affronterei sarebbe l'assetto stradale. Oggi tra buche e rotaie andare in motorino é una cosa da temerari. Le strade avrebbero bisogno di una manutenzione diversa. Finché avremo una amministrazione che appalta i lavori in continuazione, essi vengono fatti al massimo ribasso, e dopo sei mesi la buca ritorna. Dobbiamo responsabilizzare le aziende, e se riemerge la buca in strada se ne devono fare carico loro".

"Riguardo ai trasporti, ho collaboratori che vivono in periferia - ha aggiunto Casini - e per loro è una avventura da carovana del west. I trasporti sono molto cambiati, si va da Milano a Roma in tre ore, ma non nelle aree metropolitane. Il sistema delle ferrovie regionali è fatiscente, e così quello locale. I trasporti sono fondamentali soprattutto per i figli che vanno a scuola. E infatti - ha scherzato riferendosi ai suoi figli - non potrei fare il sindaco perché avrei un conflitto di interessi... Ma se fossi sindaco, non riuscendo a fare tutto io, mi circonderei di persone in grado di aiutarmi, e quindi di aiutare Roma. C'é difficoltà ad avere una classe dirigente espressione del sindaco di turno che sia al livello delle problematiche della città", ha concluso Casini.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Udc, Casini boccia Alfio Marchini e lancia Alessandro Onorato

RomaToday è in caricamento