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Elezioni 2013 municipio 2 Parioli / Viale dei Parioli

Elena Improta con Marchini: "Per me una scelta naturale"

La vicepresidente dell'Anpi, candidata alla presidenza del Municipio II: "Scendere in campo con Marchini per me è naturale". E poi lo 'difende': "E' un uomo di sinistra"

Sabato, Alfio Marchini ha ufficializzato il suo ingresso in squadra e l'ha candidata alla Presidenza del Municipio II. Lei, Elena Improta, ha accolto la proposta con entusiasmo. Già Assessore ai Servizi Sociali, Politiche Giovanili e Sicurezza del Municipio II nel 2006, ora tenta il grande colpo con la lista civica "Per Marchini Presidente". Nonostante la sua militanza nel Pd, infatti, ha scelto di seguire la strada civica, frutto di anni di impegno e di attivismo, soprattutto nel sociale. La Improta, vicepresindente Anpi di Roma, respinge le critiche per la sua discesa in campo al fianco di Marchini e spiega la sua ricetta per il Municipio II. 

Lei è vicepresidente dell'Anpi, quindi non è difficile 'collocarla' a sinistra. Per questo, sorprende un pò che lei sia candidata da Alfio Marchini in una lista civica, sicuramente più moderata. Cosa la accomuna all'Ingegnere?

Sulla mia candidatura ci sono state tante polemiche e, sinceramente, non ne capisco il perchè. Per il mio profilo e per la mia storia personale, scendere in campo 'insieme' ad Alfio Marchini, in una lista civica, è una cosa naturale. Mi torna in mente, a tal proposito, una frase di Enrico Mattei a cui sono molto affezionata: "Ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono". Io, in questo momento, ho visto possibilità fuori dalle logiche di partito ormai troppo 'vecchie' e bloccate. Poi, se proprio devo essere sincera, questa domanda la farei ad altri candidati della lista "Per Marchini sindaco". Candidati che appartenevano ad altri schieramenti e che hanno cambiato opinione. Ma, fortunatamente, "solo gli stupidi non cambiano mai idea". La storia di Alfio Marchini poi dice che è un uomo di sinistra, tanto che ha raccolto e presentato le firme per partecipare alle primarie di Roma Bene Comune. Poi, posizioni un pò troppo congressuali gli hanno fatto capire che era meglio lasciare perdere. Infine, ci terrei a precisare che è stato Marchini a venire da me. E non il contrario. Precisamente, la prima volta l'ho incontrato quando mi chiese di conoscere il presidente del Museo di via Tasso, Antonio Parisella. Con lui abbiamo verificato la possibilità di ospitare all'interno della struttura dei reperti appartenuti al nonno di Alfio.

Sappiamo che le era stata proposta la candidatura al Campidoglio come consigliera, ma poi è stata ufficializzata la sua corsa al Municpio. Come mai ha preferito il Municipio II al Comune?

In questi ultimi mesi mi sono state fatte tante proposte. Non trovo giusto concentrarsi su una proposta durata cinque minuti piuttosto che su una andata avanti per un giorno. Voglio dire, però, che non ho avuto bisogno di scegliere perchè il Municipio è sempre stato il mio primo ed unico pensiero. Nel 2006 sono diventata Assessore ai Servizi Sociali, Politiche Giovanili e Sicurezza del Municipio II che è il 'mio' territorio. Qui sono cresciuta, qui mi sono formata e qui è cominciato il mio percorso civico. Ero al liceo Mameli ed avevo quattordici anni, ora ne ho qualcuno in più e non ho intenzione di smettere. 

Il Municipio II è storicamente di centrodestra ma, alle ultime elezioni politiche, ha votato per il centrosinistra. Non crede, però, che la sua candidatura civica possa portare via voti al Pd e riaprire la strada ad una conferma del centrodestra? E in caso di ballottaggio a chi andrebbe il suo appoggio?

E' vero che sono candidata con una lista civica, ma sono e rimango una militante del Pd. Ho ancora la tessera di partito e ho l'orgoglio di essere stata, nel 2006, il primo assessore del Pd proveniente da una lista civica. Alle elezioni imminenti, però, il partito ha creduto, in modo del tutto legittimo, di fare altre scelte. Voglio però in ogni modo togliere quanti più voti possibili al centrodestra. Anche per questo, in un eventuale ballottaggio, voterei centrosinistra.

Passando al territorio: il Municipio II ha appena 'acquistato' anche l'ex Municipio III e quindi ci sarà uno spazio molto più grande da gestire ed amministrare. Crede che questo possa portare particolari problemi?

Quando si ama una città, un territorio, il rapporto con le sue persone e, soprattutto, si ha a cuore quello che si fa, si avverte un grande senso di responsabilità. E' proprio questo che mi porta a dire che non sarà facile. E' inutile nascondersi dietro false promesse. Il 'nuovo' Municipio II conta quasi 180 mila abitanti, quanto una città come Parma per intenderci, ed amministrarlo non sarà sicuramente un compito facile. Io, però, ho accanto a me una squadra di persone che studia il territorio e che ne conosce criticità positive e negative. Loro sono normali cittadini ai quali non interessa il potere di governare. Pretendono, però, che il territorio sia amministrato in modo giusto. Io ci metto la faccia, ma la loro presenza è fondamentale. E so che anche grazie a loro posso fare diventare il Municipio una vera smart comunity, usando tutte le risorse positive a disposizione per risolvere i problemi, da quelli piccoli fino agli ambiti del sociale e della tutela delle persone. Voglio, e vogliamo, dare risposte concrete alle esigenza dei cittadini. 

Se dovesse diventare Presidente, su cosa concentrerebbe la sua attenzione? Su quale problema bisognerebbe intervenire prima?

Io sono del parere che sia inutile fare promesse altisonanti. Soprattutto perchè io so quello che voglio ma non so quello che troverò quando vedrò le carte del Municipio. La prima cosa che farei, però, è creare una discontinuità con il passato. Soprattutto in materia di trasparenza e legalità. Bisogna, quindi, rivalutare e dare importanza a tutte le persone che lavorano negli uffici e che curano il rapporto diretto con la cittadinanza. E' necessario, poi, dire basta agli sprechi economici e di bilancio. E, infine, riaprire una continua consultazione con le persone: a partire dall'istituire un bilancio partecipato, fino alla coprogettazione di ogni intervento urbanistico. 

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