Primarie, Gentiloni e Marino all'attacco: "Per Roma manifesti abusivi di Sassoli"

E' entrata nel vivo della competizione la campagna elettorale verso le primarie del centrosinistra del prossimo 7 aprile. L'ex ministro Paolo Gentiloni, in corsa per la carica di candidato sindaco, ha attaccato lo sfidante David Sassoli su una questione molto cara ai cittadini romani: l'affissione di manifesti abusivi. “Siamo stupiti e amareggiati nel dover riscontare come Roma sia tappezzata di manifesti abusivi del candidato alle primarie on. David Sassoli” ha diffuso in una nota Antonio Funiciello, portavoce del comitato GentiloniXRoma. Un 'attacco' che non è rimasto senza risposta da parte dell'europarlamentare: “Chiederemo conto dei manifesti fuori posto” hanno scritto su twitter dal comitato elettorale di Sassoli che invita a "segnalarmi i problemi". 

Netto il giudizio di Gentiloni sul tema: “È una condotta disdicevole, che trasgredisce le più elementari norme di legge”. Il portavoce di Gentiloni poi non ha mancato di attaccare nel vivo la campagna elettorale di Sassoli citando una promessa postata su twitter nel novembre scorso, quando già Sassoli era candidato. “Stop degrado a Roma” aveva scritto l'ex vicedirettore del Tg1, “mia sarà una campagna elettorale pulita. Non con i manifesti ma tra la gente e sul web” riporta il comunicato stampa di Funiciello intento a smentirlo. 

Sulla questione è intervenuto anche il senatore Ignazio Marino, in campo contro Gentiloni e Sassoli per la stessa carica: “Credo che Sassoli farebbe bene a ritirarsi perchè ha mentito ai romani” ha spiegato durante la sua visita all'ospedale San Camillo. “Disse che non avrebbe mai utilizzato i manifesti per la sua campagna e poi invece l'ha fatto”. Marino ha attaccato anche la reazione dell'eurodeputato su twitter: “Forse lui era impegnato nel suo ruolo di capogruppo a Bruxelles e non si è accorto che a Roma c'era la campagna elettorale”.