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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2013

'Sfida Capitale' tra i quattro favoriti: Alemanno ancora in difficoltà sugli scandali

A Piazza Pulita primo confronto a quattro, con l'esordio di De Vito. Il sindaco prova a rispondere alle domande sugli scandali con 'contro dossier' su Marino e Marchini

Dall'immancabile Imu, all'emergenza casa. Dalla mobilità al tema della trasparenza. Dal turismo ai costi della politica. Sono questi i temi che hanno acceso 'Sfida Capitale', il primo confronto televisivo che ha visto la contemporanea presenza in studio dei quattro favoriti per il Campidoglio. Marchini, De Vito, Alemanno e Marino hanno presentato le loro proposte e si sono scontrati. Anche stavolta a far alzare i toni sono stati gli scandali a cui il sindaco Alemanno ha risposto con uno pseudo contro dossier in diretta su Marino e Marchini.

L'ESORDIO DI DE VITO - E' stata questa l'occasione per vedere per la prima volta all'opera Marcello De Vito. L'esordio, comunicativamente parlando, è stato pessimo. Il candidato Pentastellato ha parlato prendendo appunti e senza mai guardare la telecamera. Timido e impacciato riesce a raccontare male un programma piuttosto scarno. E alla fine finisce anche vittime delle risatine e delle prese in giro di Alemanno al quale prova a rispondere con molto poco successo.

IMU - Il primo tema trattato è stato l'Imu. Marchini ha proposto l'applicazione di una tassazone progressiva. La vera novità è il taglio dell'Irpef per rimettere soldi in tasca ai romani. De Vito punta invece all'abolizione. I soldi? Dalla razionalizzazione delle municipalizzate. Alemanno si rigioca la carte dell'abolizione della tassa ad un terzo delle famiglie, ma si dice d'accordo con l'abolizione completa. Marino invece vuole rivedere il metodo di calcolo e far pagare la tassa sul reddito reale e non sul valore catastale. In questo primo blocco Marchini è apparso più incisivo e portatore di una vera novità rispetto al già sentito dei giorni scorsi.

LE PAGELLE

EMERGENZA CASA - Il servizio è pesante. Si torna in studio ed il primo a rispondere è De Vito che ribadisce di essere contrario alle occupazioni ed essere per la legalità. Dura la condanna alle amministrazioni che hanno causato questo disastro. Come si risolve l'emergenza? Utilizzando le case vuote e inutilizzate e riqualificando il patrimonio del Comune. L'inciampo è però sulla domanda: "Sgombererete le occupazioni?". La risposta è "Non so rispondere. Valuteremo di volta in volta". Alemanno parla di una presunta razionalizzazione dei costi dei residence. Marino gioca una corta nuova: 700 euro di buoni casa invece dei residence. Marchini ribadisce quanto detto nei giorni scorsi: fine dell'emergenza in sei mesi. Come? Con la creazione di un fondo che aiuti mutui ed affitti. Sul tema vince Marino: il non entrare nel dettaglio lo aiuta, è vero. Ma la sua proposta è semplice e concreta. Marchini ha la proposta ottima, ma non è semplicissima da spiegare in un dibattito televisivo.

MOBILITA' - Anche qui il servizio è durissimo. Alemanno parla e spaccia per opere iniziate o concluse progetti che ancora non sono neanche tali. E poi cita allargamento dell'A24, raddoppio della Tiburtina, della Prenestina e di via Boccea, opere che sono in alcuni casi competenza e merito della Provincia. Marino usa il solito refrain della cura del ferro, abbinato a percorsi ciclabili. Marchini si proclama ingegnere trasportista e da esperto propone una nuova regolazione dei flussi e l'inserimento di bus elettrici in periferia. De Vito è per la smart city: più car sharing, più bike sharing e più semafori intelligenti. Marchini e Marino si equivalgono nella sufficienza risicata delle proposte.

TRASPARENZA E SCANDALI - Dalle assunzioni di amici di estrema destra a Parentopoli, dai punti verde qualità a Mancini. Nuovo servizio e nuove polemiche con Alemanno che ribadisce di non aver nulla di cui scusarsi: "La mia giunta è pulita". Incalzato da Formigli che gli pone un problema di opportunità spiega che "in futuro non ci sarà da fare più di quello che è già stato fatto. Ci siamo costituiti parte civile in tutti i processi. Chi ha sbagliato pagherà". Da Marino a Marchini fino De Vito nessun vero attacco al sindaco. Eppure il primo cittadino, evidentemente con il colpo in canna, se la prende e tira fuori le carte. "Non fate gli scienziati. Questa lettera dell'università di Pittsburgh la conosci? Lo sai che ti sei dovuto dimettere da un istituto perché ti eri fatto pagare due volte in due conti correnti? E poi vogliamo parlare delle tue dimissioni al Senato? Sei senatore o non senatore? Hai preso lo stipendio da parlamentare?". "Sulla diffamazione cui ha fatto cenno il sindaco uscente - risponde Marino - c'é stato un processo, una sentenza definitiva che ha affermato che c'é stata una diffamazione costruita ad arte. Per quanto riguarda le dimissioni da senatore io le ho presentate. Il sindaco sa molto bene, nella sua lunghissima carriera politica visto che ha fatto sempre il politico di professione, sa che si presentano le dimissioni e poi l'aula decide quando votarle a scrutinio segreto. Evidentemente non dipende da me, ma dal consiglio di presidenza del Senato, dove siedono anche rappresentanti del partito di Alemanno. Se le votano domani - conclude Marino - io sono più contento così il sindaco non ha un argomento da utilizzare". E per Marchini: "Finanzia il Pd". E Marchini: "E' vero e ne vado orgoglioso".

SPESE ELETTORALI - Sulle spese elettorali fioccano i numeri. Marino ha speso sinora 200.000 euro, raccolte tra donatori. Marchini ha tirato fuori di tasca sua 600.000 euro. De Vito annuncia spese sotto i 10.000 euro. Alemanno spiega di aver speso 700.000 euro sinora frutto dei proventi di una cena elettorale.

GLI APPELLI FINALI - Marchini: "Il nostro voto è l'unico voto utile perché è l'unico voto di rottura di un consociativismo. Indipendentemente dal fatto che si possa vincere o meno noi saremo determinanti per il futuro di queste elezioni. Credo di essere in grado - ha anche detto Marchini - di aiutare Roma a trasformare problemi in opportunità". Alemanno: "Tutti hanno visto che io sono stato in mezzo alla gente, mi sono battuto, ho cercato di affrontare i problemi, ho commesso errori sicuramente ma siamo stati in mezzo alla gente. In questi cinque anni - ha aggiunto - abbiamo salvato Roma dal buco di bilancio e dalla crisi economica, adesso con la nostra esperienza e i nostri progetti possiamo portare Roma fuori dalla crisi. Io sono orgoglioso di Roma". De Vito: "Cari concittadini con il Movimento 5 Stelle l'onesta andrà di moda. I partiti tradizionali hanno fallito - ha aggiunto - Noi non siamo professionisti della politica e ne siamo ben contenti. Siamo normali cittadini, liberi e non dovremo rispondere a nessuna lobby economica o di potere. Abbiamo un'ottima squadra di candidati e cambieremo questa città". Marino parla ai suoi 'concittadini' e spiega di "sognare una città a misura di bambino, senza barriera architettonica. Roma ha bisogno di cambiare sindaco e di passare dall'Io al Noi".

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