rotate-mobile
Elezioni Comunali 2013

Comunali, ecco le proposte dei candidati sul bilancio capitolino

Il tema dello stato di salute delle casse comunali è stato uno dei più dibattuti durante questa campagna elettorale. Ecco come hanno risposto i vari candidati

Il tema del bilancio comunale è stato uno dei temi centrali di questa campagna elettorale. Da un lato il debito 'consolidato' commissariato e oggetto di una gestione separata, dall'altro le casse comunali alle prese con il pareggio di bilancio e i tagli alla spesa corrente. Senza dimenticare le aziende  municipalizzate. Proprio martedì l'agenzia di rating Fitch ha lanciato l'allarme sulla situazione delle casse comunali. Di fronte a questa situazione abbiamo chiesto a tutti i candidati se si sono fatti un'idea di com'è la situazione e come affrontarla. Di seguito riportiamo le risposte che ci sono state fornite.

Gianni Alemanno – Attuale sindaco e candidato per il dentrodestra

Le politiche di bilancio che abbiamo adottato in questi anni ci hanno consentito di affrontare con successo la difficile congiuntura, assicurando allo stesso tempo l’equilibrio dei conti. Il debito ereditato dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra era pari a 12,238 miliardi di euro, mentre oggi è inferiore di 3,7 miliardi, cioè il 30% in meno. Questo risultato è il frutto di un impegno congiunto tra il governo e la nostra Amministrazione, che si ha affrontato una serie di forti tagli alla spesa pubblica, pur senza privare i servizi cittadini di risorse. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Ignazio Marino – Candidato sindaco per il centrosinistra

Un’idea precisa è difficile farsela perché i conti di Alemanno sono nebulosi. L’unica cosa certa è il giudizio negativo espresso da Fitch che pesa come un macigno sulla gestione capitolina del centrodestra. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Alfio Marchini – Candidato sindaco per la Lista civica Alfio Marchini sindaco

La mia è stata l'unica voce fuori dal coro tra tutti i miei competitor a chiedere al sindaco Alemanno di rendere pubblici, almeno a livello di Giunta, i dati del Bilancio di previsione 2013. A 5 mesi di distanza ancora aspetto. Il differenziale tra entrate e uscite fa spavento e ho chiesto più volte, prima che tutti promettessero -come stanno peraltro facendo- piani e progetti irrealizzabili, di fare una campagna basata su dati veri. Nonostante questo sono ottimista perché so come affrontare la situazione. Roma è un brand fantastico nel mondo, capace di attirare anche investimenti privati in ogni settore. Poi si può e si deve risparmiare e ottimizzare la spesa, riorganizzare la governance e le funzioni delle aziende municipalizzate. Vogliamo una Pubblica Amministrazione che premi il merito e non l'appartenenza politica o la parentela e lavori per la sua missione primaria: il benessere dei cittadini. I soldi si trovano. Ma devono servire per gli investimenti e non per rincorrere la spesa corrente. Ho in mente due fondi ad hoc: uno per far sì che anche i nostri concittadini disabili e le loro famiglie possano vivere bene ed essere orgogliosi della loro città. L'altro, per mettere a sistema e valorizzare la vita culturale di Roma, anche in questo caso partendo dai quartieri e coinvolgendo direttamente i cittadini. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Marcello De Vito – Candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle

Innanzitutto ci sono i 12 miliardi di euro del debito della gestione commissariale creati dall'amministrazione Veltroni con tanto di sei miliardi di contratti derivati che sono stati nascosti alla cittadinanza in tutti questi anni. I 12 miliardi di euro di debito sono stati progressivamente ridotti durante i cinque anni di commissariamento grazie all'immissione di 500 milioni all'anno: 300 da parte dello Stato e 200 da parte del Comune di Roma. Poi c'è la situazione post-commissariale. Da questo punto di vista ci ha fornito dei dati proprio la relazione dell'agenzia di rating Fitch che ci ha detto che l'ammiistrazione Alemanno ha accumulato in cinque anni 1,1 miliardi di debito. Serve una programmazione seria della spesa. E noi la faremo. Non come ha fatto il sindaco Alemanno che ha approvato il bilancio del 2012 a fine 2012. Faremo bilanci certi e partecipati con la cittadinanza. Grazie a questa programmazione sarà possibile procedere alla riduzione dei tanti sprechi del Comune di Roma. Noi li abbiamo identificati in un 10 per cento del totale della spesa corrente che attualmente ammonta a circa 5 miliardi di euro. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Sandro Medici – Candidato sindaco per la lista Repubblica Romana

Lo dico banalmente. Le casse comunali sono vuote. Tra luglio e agosto finiranno le risorse per i servizi sociali e chiuderanno attività delicate come quelle per disabili e anziani. La nostra proposta è quella di congelare il debito e rifiutarsi di pagare gli interessi passivi alle banche. Penso che in questo momento un amministratore si trova di fronte a un bivio: è più utile pagare gli interessi alle banche o fare, per esempio, manutenzione alle scuole che cadono a pezzi? Mantenere in piedi i bilanci delle banche o fare assistenza agli anziani? Un sindaco deve dare risposte ai suoi cittadini, non al sistema finanziario. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

Alessandro Bianchi – Candidato sindaco per la lista Progetto Roma

Come noto esiste un debito consolidato di circa 12 miliardi che verrà estinto entro il 2048 tramite una gestione commissariale esterna al comune. Tuttavia i bilanci annuali, a partire da quello del 2012, saranno in grave sofferenza soprattutto a causa della situazione delle aziende municipalizzate. Per ovviare a questa condizione si devono praticare tre strade. Per prima cosa abbattere gli sprechi dovuti a corruzione, clientelismo e inefficienze, soprattutto nel settore degli appalti per opere e forniture. Poi bisogna rinegoziare i rapporti con lo Stato e con il Vaticano, ai quali Roma fornisce servizi non pagati. E infine praticare una politica incisiva di accesso ai fondi europei, che sono disponibili soprattutto nei settori della cultura, dell’ambiente e dell’istruzione. LEGGI TUTTA L'INTERVISTA

GLI ALTRI CANDIDATI

Che la gestione del bilancio sia da rivoluzionare sono tutti abbastanza d'accordo. Come ovviare a conti 'cola brodo'? Prima di tutto con trasparenza e partecipazione. Tutto da pubblicare in rete per il candidato Gianguido Saletnich di Forza Nuova con tanto di referendum popolare sull'utilizzo di fondi per opere di uguale rilevanza e priorità.

Bilancio partecipato anche per Simone Di Stefano, candidato di Casapound, che propone la trasmissione web delle sedute consiliari. Altre proposte riguardano la riduzione delle spese con il taglio delle consulenze esterne, come proposto da Giovanni Palladino (Popolari Liberi e Forti), la verifica degli appalti e la riduzione dei rimborsi elettorali per il candidato di Militia Christi, Armando Mantuano.

Qualche idea più specifica la troviamo nel programma di Edoardo Di Blasio (Pli): un ufficio che si occupi di “Economia degli sprechi” con il fine di ridurre le spese inutili e convogliare i soldi recuperati in operazioni sociali. Alfonso Marra, candidato di Pas (Partito di Azione e Sviluppo) propone l’istituzione di una sola imposta (la Generale).

Oppure, andando 'a monte', Angelo Novellino di Italia Reale si appella direttamente al Parlamento invocando nuovi criteri di ripartizione delle entrate che garantiscano all'amministrazione introiti sicuri, non soggetti alle disposizioni della finanziaria.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Comunali, ecco le proposte dei candidati sul bilancio capitolino

RomaToday è in caricamento