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Berlusconi abbraccia e benedice Alemanno: "Sei il nostro candidato"

Il sindaco di Roma ha incontrato il leader del Pdl. Tra i due un'intesa 'anti-monti': via l'Imu e i tagli ai comuni

"Il miracolo che abbiamo fatto a Roma non sarebbe stato possibile senza l'appoggio del Governo Berlusconi". Hanno spazzato il campo a ogni dubbio il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il leader del Pdl Silvio Berlusconi nel corso di un incontro in Campidoglio mostrando il volto di un Pdl compatto più che mai. L'incontro, organizzato da Roma Capitale per presentare al candidato per la coalizione di centrodestra le richieste di Roma Capitale al prossimo governo nazionale è stata un'occasione per dimostrare una piena convergenza politica tra il sindaco di Roma e il leader del Pdl. Un matrimonio celebrato in una sala degli Arazzi piena di gente.

In primis sulla sua candidatura a sindaco di Roma, sulla quale nei giorni scorsi si erano alzate diverse polemiche mezzo stampa: "Sono lieto di confermare la fiducia mia e di tutto il Pdl nei confronti di Gianni Alemanno nostro candidato sindaco" ha annunciato Silvio Berlusconi. L'ex premier ha inoltre promesso di dare seguito a tutte le richieste di Alemanno: "faremo tutto quello che chiedi per Roma. Sono tutte cose di grande buonsenso che troveranno nel futuro governo la dovuta attenzione".

Alemanno parte con il piede giusto. ''Nessun governo della storia recente ha mai fatto tanto per Roma Capitale''. Il riferimento di Alemanno è soprattutto riferito all'avvio della riforma per Roma Capitale, in particolare relativamente alla legge delega del 5 maggio del 2009 che ha trasferito una prima tranches di competenze e di funzioni amministrative a Roma Capitale il cui ordinamento va "ancora definito in modo completo".

Ma il "miracolo" tutto berlusconiano per la Roma di Alemanno è stato soprattutto il commissariamento del debito "ereditato" dalle amministrazioni precedenti. "Un buco come quello della Grecia", il paragone azzardato da Alemanno, debito che, secondo quanto calcolato dalla gestione commissariale al 15 giugno 2010, ammonta a oltre 12 miliardi di euro.

Segue poi l'appoggio alla candidatura olimpica di Roma del governo Berlusconi che nel febbraio del 2011 sul palco degli Stati Generali aveva benedetto la scesa in campo della Capitale bocciata però un anno seguente da governo Monti. Anche su questo punto c'è stata grande intesa: "La candidatura di Roma per le Olimpiadi sarebbero state, come per altre città, l'occasione per fare tante bellissime cose" ha affermato Silvio Berlusconi.

Tra le "urgenze cittadine" poste ai primi piani dell'incontro, qualche passo indietro sulle politiche di rigore imposte dal governo Monti. Per il sindaco Alemanno è necessario "intervenire urgentemente per allentare i tagli della spending review: eliminare o per lo meno adeguare il taglio ai comuni perchè gli ulteriori tagli del 2013 non sono sostenibili e rischiano di impattare sui servizi essenziali per i cittadini". Una modifica anche al Patto di Stabilità essenziale "per sbloccare gli investimenti, i pagamenti alle imprese e l'edilizia". Importante anche "garantire un regolare trasferimento dei contributi statali e regionali" ha spiegato Alemanno dichiarando che Roma Capitale "vanta nei confronti dello Stato e della Regione Lazio oltre 1,5 miliardi di euro".

Berlusconi e Alemanno e le richieste di Roma Capitale

Tra i punti posti all'ordine del giorno c'è anche la ridefinizione di Equitalia. Secondo Alemanno "la riscossione dei tributi locali non deve essere gestita autonomamente da Equitalia, ma con la partecipazione attiva dei Comuni, per un maggiore collegamento della situazione delle famiglie e delle imprese sul territorio".

Altra grande intesa tra Berlusconi e Alemanno, sempre di forte discontinuità con le politiche di Monti, è stata manifestata sulla proposta di abolire l'Imu che Alemanno ha definito "un'importante segnale per l'economia reale". Accompagnato da un rilancio del Piano Città e del Piano casa, l'accelerazione della dismissione del patrimonio immobiliare pubblico dei comuni attraverso la creazione di una società di gestione risorse che favorisca il processo, sbloccare le procedure burocratiche e urbanistiche, incentivare il project financing. Alemanno non ha mancato l'occasione per rilanciare e riconfermare anche uno dei progetti di punta proposti nel corso della sua amministrazione: il secondo polo turistico per Roma attraverso l'attuazione del Distretto turistico balneare di Eur-Ostia-Fiumicino. "Avevo pensato di passare lì la mia pensione" scherza Berlusconi.

E mentre Gianni Alemanno sottolinea i "successi" dell'Ama durante la sua amministrazione in tema di raccolta differenziata "arrivata alla fine dell'anno scorso al 30 per cento", Berlusconi parla di "dare il via a nuovi termovalorizzatori". Costruire inceneritori "è l'unico modo per risolvere il grave problema dei rifiuti a Roma e nel Lazio. Occorre rompere gli indugi e procedere in questa direzione". Chissà se hano trovato un'intesa anche su questo punto.

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