Comunali, Berlusconi in campo per Alemanno: "Militari nelle periferie"
Il leader del Pdl, nel corso di un'intervista a T9, ha annunciato di aver avuto una riunione con il ministro Alfano e il sindaco Alemanno a riguardo
Militari nelle periferie. In sostegno al sindaco uscente Gianni Alemanno, nella guerra elettorale a chi assicura più sicurezza ai cittadini romani, scende in campo direttamente l'ex premier Silvio Berlusconi. “Ho avuto una riunione con il nuovo Ministro degli Interni Angelino Alfano e Gianni Alemanno in cui si è deciso di comune accordo tra i due, di dare il via al poliziotto e al carabiniere di quartiere e anche all'utilizzo dei militari nelle periferie” ha annunciato Berlusconi nel corso di un'intervista a T9.
“I militari sono contentissimi perché sentono di rendersi così utili invece di stare in panciolle nelle caserme” ha aggiunto. La proposta, in realtà, non è nuova. Già nell'estate del 2008 il governo Berlusconi, che allora era stato appena eletto, aveva firmato un decreto con cui aveva dato il via alla presenza dei militari nei luoghi più sensibili per la sicurezza in varie città italiane. Gianni Alemanno era appena stato eletto e a Roma pattuglie di militari sorvegliavano le fermate più 'pericolose' della metropolitana.
Così, via di nuovo all'annuncio dei militari per le strade. Berlusconi tira fuori di nuovo l'asso nella manica ed entra a gamba tesa nella discussione elettorale sulla sicurezza. “Contraddico le critiche fatte sulla sicurezza della città. Perché vivo a Roma 5 giorni su 7. Sono sempre uscito e sono andato in centro e in periferia di giorno di notte nella massima tranquillità e questa è anche l'opinione di molti miei amici romani” ha spiegato Berlusconi che, però, ha sorvolato sul fatto che fuori dal portone di palazzo Grazioli, la sua abitazione romana, c'è un presidio fisso dei carabinieri a proteggere i suoi spostamenti.
Poi ha aggiunto: “Alcuni compiti non può svolgerli l'amministrazione comunale e soprattutto il sindaco, perché sono compiti assegnati allo Stato che li svolge attraverso la Questura e il Ministero degli Interni”.
Il leader del Pdl ha poi ammesso che il voto romano è importante, in particolar modo “in un momento come questo in cui siamo riusciti ad arrivare a questa svolta epocale in cui siamo riusciti a mettere insieme il centrodestra e il centrosinistra ponendo fine a una lunga guerra fredda, ad una guerra civile”. Per Berlusconi Alemanno “ha lavorato con serietà” anche se “ha comunicato poco”. I risultati di Alemanno per Berlusconi sono “brillanti rispetto alle cifre delle precedenti amministrazioni”.
Berlusconi ha poi avanzato un appello agli elettori di Alfio Marchini: “Non credo possano passare da un voto dato ad un uomo del fare, a un imprenditore, a un voto per un medico che non ha mai gestito nulla e che non conosce Roma e i suoi problemi. Credo che questi cittadini romani andranno a votare e che nel loro interesse questo voto lo riverseranno su Gianni Alemanno”.