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Elezioni Comunali 2013

Amalia Colaceci scrive a Prestipino: “Di quale modello di rinnovamento sei interprete?”

Dopo la candidatura di Patrizia Prestipino, Amalia Colaceci le scrive una lettera aperta: "Cara Patrizia davvero sei convinta che basti collocarsi dentro un'area del Pd e dire 'votatemi'?"

Si arroventa il clima intorno alle primarie romane del Pd. Mentre arriva la candidatura ufficiale di Zingaretti che getta il guanto di sfida a Zingaretti, qualcun altro si interroga sui movimenti interni al partito. Così accade ad Amalia Colaceci che dalla suo Facebook scrive una lettera aperta a Patrizia Prestipino, interrogandosi e interrogandola sulla sua candidatura alle primarie del Pd.

Scrive Colaceci dichiarando subito la sua delusione per la scelta della collega: “Cara Patrizia è oramai pubblica e ufficiale la notizia della tua candidatura alle primarie del PD per il sindaco di Roma e dunque pubblica puo' essere ogni riflessione , anche quella di chi come me condivide con te la esperienza della giunta provinciale Zingaretti. La tua scelta era nell'aria, ma la accelerazione mi ha sorpreso e, nelle modalità, delusa e proverò a spiegarti il perché..partendo da una premessa. Averti conosciuta mi ha fatto piacere, nelle relazioni personali sei una persona empatica, diretta , molto cordiale e sempre disponibile ..e questo deve esserti riconosciuto. Gia' da un po' di tempo manifestavi politicamente insofferenza e lamentavi di sentirti stretta in un PD a tuo giudizio chiuso, asfittico, restio al rinnovamento..e anche questo va detto...sei stata oggetto di svariati attacchi quando intervenisti la prima volta alla Leopolda e forse questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso...”

Poi il riferimento all'area renziana, quella di un “pdcentrico” che comincia a muoversi e a tamburellare pretese nella capitale si fa più evidente: “..ma, mi domando davvero pensi che questo sia sufficiente a sostanziare una candidatura a Sindaco della capitale d'Italia? Davvero sei convinta che basti collocarsi dentro una parte del Pd, oggi quella che ambisce ad essere interprete del rinnovamento, per poter dire ai cittadini di Roma stremati dalla destra ..eccomi votatemi come Sindaco? E di quale modello di rinnovamento tu sei interprete? Perché tu, che sei una donna così diretta, non hai sentito il dovere di comunicare al Presidente della giunta di cui fai parte la tua decisione, in modo leale, franco e questo sì davvero innovativo?..quale ragionamento tattico si cela dietro la scelta di accelerare la tua uscita pubblica? Ragionamenti di un modo rinnovato di fare politica o un po' datato? Perche' se vuoi un Partito diverso non hai iniziato tu a rispettarlo aspettando che la discussione maturasse nelle sedi di Partito?”
Domande pesanti, che pongono seriamente in discussione la decisione di Prestipino di candidarsi e di farlo contro Zingaretti e che pongono in luce dinamiche interne al Pd che oramai cominciano a essere sempre più alla luce del sole.

Quindi, l'ultima decisiva riflessione che pone l'accento sul ruolo di chi, pur stando nel partito, si trova ad agire nella “cosa pubblica”: ovvero il suo ruolo che spesso si combina e confonde tra quello di amministratore e politico. Da qui l'invito, suggerito da Zingaretti e ribadito nella lettera di occuparsi dell'amministrazione: “Cara Patrizia tu non sei l'unica che vive un disagio dentro la complessiva crisi della politica, siamo in moltissimi...ed in moltissimi, giornalmente ci sforziamo affinche' il nostro disagio sia costruttivo, che ci dia, cio' , la forza di lavorare per un progetto collettivo che recuperi il valore della politica. E questo a me lo ha insegnato, anche, Nicola Zingaretti. Il Presidente Zingaretti che ossessivamente ci ha chiesto per cinque anni di pensare piu' a fare il nostro dovere come amministratori che a stare dentro le beghe della politica, che ci ha caparbiamente difesi nella dimensione di squadra, sempre....in conclusione Patrizia le modalita' con cui ti sei candidata non mi hanno convinta e a dire il vero, sinora, neanche i contenuti della tua conferenza stampa e certo, e' chiaro, io , mi dirai, non sono obiettiva...ho in testa un altro candidato sindaco per la citta' di Roma...ma tu mi conosci e sai che le mie ragioni, piccole, forse ininfluenti, sono tutte di merito...Ti abbraccio”

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