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Elezioni Comunali 2013

Pdl, Alemanno: “Meglio dividersi. Ragioniamo su Monti bis”

Alemanno rilancia la volontà di azzerare il Pdl contro "l'immobilismo del partito" poi guarda a Monti: "Ipotesi che non va scartata"

Alemanno torna a parlare di “azzeramento del Pdl”. Poco dopo lo scandalo in Regione dichiarava: “Dobbiamo rifondare una realtà che ha bisogno non solo di valori, che ci sono, o di riferimenti politici ma anche di comportamenti che rendono credibili questi valori di fondo come persone, famiglia, nazione e merito. Non possiamo continuare a vivere di espedienti" e ora torna a ribattere sull'argomento.

AZZERARE IL CENTRO DESTRA - “Avrei preferito un soggetto unico del centrodestra, ma se questo deve generare la paralisi e poi vengono fuori le faide, allora è meglio dividersi per poi ritrovarsi in un unico progetto".
Dividere il Pdl dunque per la preoccupazione del “totale immobilismo del partito". Per questo, spiega in un'intervista al Messaggero, "ho chiesto l'azzeramento".

"Da quando è finito il governo Berlusconi, il Pdl non riesce a produrre azione politica", ragiona Alemanno, e "l'attesa del ritorno di Berlusconi o dei possibili sviluppi del governo tecnico ha svuotato il partito", dunque "occorre mettere in cantiere un nuovo centrodestra in grado di proporre un progetto chiaro".

PRIMARIE - Per farlo, prosegue il primo cittadino di Roma, bisogna "aprirsi con lo strumento delle primarie in modo da rimettere in discussione tutto da zero, candidati e programmi". Se la strada intrapresa non sarà questa, "allora sarà ovvio che dal Pdl nasceranno più soggetti politici, che però dovranno sempre lavorare insieme per aggregare il centrodestra", sottolinea Alemanno, che precisa di essere interessato a creare "non un piccolo recinto di ex An ma un soggetto attivo".

MONTI BIS - L'esponente del Pdl invita a ragionare su un Monti bis. Il premier "ha svolto un lavoro importante e rappresenta quindi un' ipotesi che non va scartata. Il centrodestra deve riconoscere nel Professore una natura affine di cattolico-liberale. Con lui - afferma - è possibile fare un ragionamento politico fissando un'agenda di governo".

LEGGE ELETTORALE - In tema di legge elettorale Alemanno si dice a favore delle preferenze e rileva che, "se ci sarà il premio a una lista, bisognerà lavorare a un grande listone che però non deve essere il Pdl, ma il frutto di tante realtà che si mettono insieme per battere la sinistra". Quanto alle elezioni "non si deve rinunciare all'ipotesi dell'election day", cercando una data per mettere insieme regionali, comunali e politiche o almeno comunali e politiche. "Un'elezione nel Lazio costa 28 milioni e non mi sembra ci siano soldi da sprecare".
 

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