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Elezioni Comunali 2013

Conti rosso per il Comune di Roma: l'agenzia di rating Fitch fa chiarezza sul debito

I dati sono stati diffusi dal quotdiano La Repubblica. Per il 2013 il Campidoglio chiuderà con un disavanzo tra spese e entrate di quasi 200 milioni

Nei dibattiti tra i candidati a sindaco di Roma è stato evocato più volte. Oggetto di slogan o occasione per attaccare il sindaco in carica, il tema della situazione delle casse comunali è stato spesso al centro della discussione elettorale senza mai però arrivare ad una fotografia chiara della situazione. A meno di una settimana dall'apertura delle urne, è l'agenzia di rating Fitch a mettere un punto fermo. I dati forniti, che sono stati riportati da La Repubblica di oggi, restituiscono un'immagine drammatica: “Il Campidoglio si avvia a chiudere il 2013 con uno sbilancio di parte corrente, ossia un disavanzo tra spese e entrate, di quasi 200 milioni” scrive il quotidiano che spiega “a fronte di 4.750 milioni di spese le entrate si fermeranno a 4.560 milioni”. In altre parole, il Comune di Roma rischia il fallimento e, di conseguenza, il commissariamento.

Le promesse elettorali dei vari sindaci in corsa potrebbero quindi infrangersi non appena toccata la poltrona più alta del Campidoglio. Secondo il quadro descritto, il prossimo sindaco dovrà immediatamente affrontare la situazione. E, in questi casi, le prime cose da fare sono solo due: o tagliare le spese, quindi i servizi ai cittadini, o aumentare le tasse.

Al centro dei dati forniti dall'agenzia Fitch non c'è il cosiddetto debito 'pregresso', quello che più volte il sindaco Alemanno ha denunciato quale amara eredità delle giunte del centrosinistra e che è stato commissariato, relegato a una gestione a parte rispetto a quella corrente. La Repubblica, sulla base dei dati forniti dall'agenzia di rating, lo scrive nero su bianco: “Dal 2008 a oggi il Comune di Roma ha generato nuovo debito”. Un miliardo di euro di debito, per la precisione. Cifra a cui, tra l'altro, sono stati sottratti 600 milioni di euro che “tra il 2009 e il 2010 il Campidoglio riesce a dirottare […] alla gestione commissariale”. Ecco come si è accumulato il nuovo debito: 137 milioni nel 2009, 122 nel 2010, 313 nel 2011, 255 nel 2012, e infine, ma questa è solo una previsione, nel 2013 saranno 250. Insomma, per il prossimo sindaco la strada sarà tutta in salita.

Il sindaco Alemanno, interpellato a riguardo ha commentato i dati avanzati dall'agenzia. Per Alemanno, quello decritto dall'agenzia non è un “debito” ma sono “mutui accesi per affrontare le opere pubbliche. Il bilancio è assolutamente in equilibrio e trasparente" ha specificato ai giornalisti che gli hanno chiesto conto dei dati pubblicati da La Repubblica.  “Oggi ci sono controlli così stringenti che rendono impossibile barare. Inoltre chi crea problemi di bilancio si guadagna una ineleggibilità per tutta la vita e quindi stiamo molto attenti a non fare scherzi. Non potremmo fare, anche se lo volessimo, quello che hanno fatto le giunte di centrosinistra che hanno creato un buco clamoroso, in larga parte non dichiarato e non visibile". Per il sindaco è stata anche l'occasione per ricordare il credito comunale nei confronti della regione: ''Sono soldi che noi attendiamo da molto tempo”.

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