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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012: Provincia di Roma Lanuvio

Piero Rovigatti: "Per Lanuvio penso a un riassetto responsabile del territorio"

Piero Rovigatti è il candidato sindaco di Lanuvio per la lista "Lanuvio Futura", anche questa vicina al centro-sinistra. Urbanista, è docente universitario e pensa a un futuro di città dove si fermi la speculazione edilizia

Piero Rovigatti è il candidato sindaco di Lanuvio Futura, urbanista è docente presso la facoltà di architettura di Pescara. Per Lanuvio prospetta una nuova macchina amministrativa trasparente basata sulla legalità e l'efficenza. A Castelli Today ha commentato la situazione politica lanuvina e la sua idea di città.

A Lanuvio si presentano 5 candidati sindaco, di cui quattro espressione del centro-sinistra. Come valuta questa diaspora della sinistra lanuvina?

Io non sono un politico di professione, come non lo è nessuno della nostra lista Lanuvio Futura, il cui motto è terrà del buon vivere quotidiano. Personalmente mi ritengo un elettore di sinistra e seguo con grande attenzione l'evoluzione della politica nazionale, non so se a Lanuvio ci sia una diaspora del centro-sinistra e della sinistra, forse è sintomo del fallimento delle vecchie famiglie e non dei partiti che governano da tempo Lanuvio e che non rispondono più alle domande del popolo della sinistra. Gli elettori valuteranno le proposte e spero che gli elettori sappiano premiare una lista come la nostra che è di sinistra ed ecologista. 

Se dovesse descrivere la lista e i candidati consigliere che la sostengono, quali qualità metterebbe in evidenza?

Siamo tutti cittadini e crediamo nel valore della cittadinanza attiva anche in risposta del governo della peggiore destra che c'è stata negli ultimi venti anni in Italia che è stata la destra di Berlusconi e di Bossi e del loro neofascimo. La cittadinanza per noi vuol dire anche un impegno diretto . L'altro aspetto è sicuramente l'ecologia: io ho deciso di venire a vivere a Lanuvio perché attratto dalla qualità di questi paesaggi, all'interno del Parco dei Castelli Romani, un aspetto nascosto dalle altre liste. Per noi ecologia è sviluppo con un riassetto responsabile del nostro territorio. Noi parliamo anche di partecipazione: tutta la nuova amministrazione dovrà informare i cittadini che non devono essere tenuti all'oscuro delle azioni amministrative, ma informati e devono poter esprimere la loro opinione. Faccio un esempio: in questi giorni è stato approvato un progetto di riqualificazione urbana di un piccolo quartiere di case costruite a inizio del secolo scorso che fanno parte del nostro panorama che dovrebbero essere demolite per sostituirle con palazzine anonime, è una cosa che grida scandalo, si può fare riqualificazione ma non in certi modi. Questo è un esempio concreto per misurare le esigenze del territorio, ma non si fa informazione. Di questo progetto si sa che c'è un finanziamento regionale, un autogol dell'attuale amministrazione che intende costruire i nuovi complessi residenziale sulle mura cittadine del V secolo e sul tracciato basolare della strada romana. Si giustificano così gli appetiti di ditte locali e sconosciuti architetti, io di mestiere faccio l'urbanista e non ho mai visto un progetto così brutto, uso un'espressione che dice molto, è un attentato alla bellezza, la si prende a schiaffi. La bellezza è una componente fondamentale dell'economia e si utilizzeranno soldi pubblici per un progetto dequalificante. Stessa cosa di prendere a "schiaffi la bellezza" lo si è fatto con la realizzazione dell'impianto fotovoltaico più grande d'Italia in una zona intatta del paesaggio agrario di Lanuvio che altera i paesaggi e desertifica il suolo e la sua permeabilità, con conseguenze ambientali notevoli. Noi chiediamo agli elettori di scegliere la nostra lista mettendo in evidenza che siamo una lista totalmente autofinanziata, di gente comune che continua a lavorare anche durante la campagna elettorale e speriamo che questo sia valutato dai cittadini, rispetto a tante liste che non sono novità vere dove ci sono i vecchi senatori della politica lanuvina, di famiglie che governano Lanuvio in virtù di una vecchia politica che lanuvio non merita.

Intervista ad Alberto Bertucci candidato sindaco di Uniti per Nemi
Turismo e ambiente sono due temi importanti per Lanuvio. Quali nel suo programma i punti riguardanti queste due tematiche?

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Sul turismo si fanno molte chiacchiere, anzi voglio dire una cosa controcorrente. Per Lanuvio non considero nessuna possibilità di sviluppo turistico perché è già stato buttato via molto del patrimonio culturale anche se ci sono aree di pregio, dai reperti archeologici, a Ponte Loreto alla strada anseatina. Lanuvio ha un valore d'insieme che va valorizzato, più che i singoli edifici e aree che sono appannaggio di architetti e archeologici. I primi a considerare come risorsa il proprio territorio devono essere i cittadini e poi i turisti se verranno. Il turismo porta pochissimo nell'economia di Lanuvio e valutando seriamente non ci sono scenari possibili di sviluppo turistico se non si pone uno stopo al consumo del territorio, con un'edilizia dissennata anche con l'abusivismo, sempre impunito e non può continuare la speculazione che è sottrazione di legalità, bellezza ed economia per chi vive nelle regole. La legalità è un tema centrale per la nostra lista con la firma di un patto di legalità tra i cittadini con la carta di Pisa sottoscritto da diverse amministrazioni comunali, sul conflitto di interessi nella pubblica amministrazione.

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Se dovesse essere eletto sindaco, quali le priorità nei primi 100 giorni di governo?

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La prima cosa sarà capire perché un'amministrazione come Lanuvio dimostri inefficenza in molti campi. Ci sarà da riorganizzare la pianta organica del comune, l'ufficio tecnico che è un piccolo potere nell'amministrazione comunale. Da un punto di vista urbanistico ci sarà quello di realizzare una variante di salvaguardia del territorio con una rivisitazione del piano regolatore vecchio di venti anni, per bloccare il consumo del territorio con una compartecipazione di cittadini e portatori di interesse. Bisogna creare un assessorato o un ufficio che consideri Lanuvio non isolato, ma un tutto con i Castelli Romani e i comuni confinanti come Genzano, Velletri e Aprilia. Finora non c'è mai stata un'azione congiunta dei comuni anche a fronte delle risorse economiche limitate, concertazione nell'erogazione dei servizi e buone idee di sviluppo del territorio.

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