Comunali 2012: ballottaggi a Civitavecchia, Cerveteri e Ladispoli
Aperti i seggi per l'elezione dei tre sindaci nella Provincia di Roma. Al ballottaggio Moscherini, Tidei, Paliotta, Agaro, Pascucci e Galli
Si vota oggi e domani nei tre comuni della provincia di Roma per eleggere consiglieri comunali e nuovi sindaci. Si vota nella giornata di oggi dalle ore 8 alle ore 22, mentre domani lunedì 21 maggio i seggi seguiranno l'orario di apertura dalle 7 del mattino fino alle 15. Subito dopo inizierà lo scrutinio e in serata si conosceranno già i risultati. Nella provincia di Roma sono tre i comuni sopra i 15mila abitanti in cui si vota per il ballottaggio: Civitavecchia, Cerveteri e Ladispoli.
LUNEDÌ 21 MAGGIO - Hanno riaperto alle ore 7 di stamattina i seggi elettorali dei comuni al voto. I seggi chiuderanno alle ore 15. Subito dopo inizieranno le operazioni di spoglio delle schede. A Civitavecchia l'affluenza è stata pari al 37,35% contro il 41,39% del primo turno
A CERVETERI VINCE ALESSIO PASCUCCI
CRESCENZO PALIOTTA VINCE A LADISPOLI
A CIVITAVECCHIA VINCE PIETRO TIDEI
BALLOTTAGGI - A Civitavecchia candidato di centrodestra e sindaco uscente è Giovanni Moscherini, sostenuto da Pdl, Città Nuove e Udc che sfiderà il candidato di centrosinistra Pietro Tidei, appoggiato da una coalizione composta da Pd, Sel, Psi, Idv, Rifondazione Comunista e due liste civiche. A Cerveteri balottaggio tra Crescenzo Paliotta, candidato con Pd, Idv e Verdi e Agostino Agaro, candidato di Pdl, Udc, La Destra e Città Nuove. A Cerveteri, invece, la scelta è tra Alessio Pascucci, candidato di Idv e Verdi e Angelo Galli, appoggiato dal Pdl.
DOMENICA AFFLUENZA - Alle ore 12 la percentuale dei votanti in provincia di Roma è del 12,85 per cento
ORDINE DEL SORTEGGIO - Sulle schede elettorali per il ballottaggio i nominativi dei candidati sindaco e i contrassegni collegati sono riportati, secondo quanto stabilisce la legge, uno sotto l'altro, secondo l'ordine del sorteggio. A sottolinearlo è il Ministero dell'Interno che ricorda che l'elettore deve esprimere il proprio voto tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco prescelto che, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, è contenuto all'interno di un rettangolo. Qualora la croce o un altro segno di voto tracciato dall'elettore superi il limite del riquadro in cui sono contenuti il nome del candidato sindaco e i contrassegni collegati, invadendo lo spazio soprastante o sottostante, il voto è valido e attribuibile al candidato sindaco se la parte prevalente del segno stesso è all'interno del riquadro. Come stabilisce la legge, infatti, conclude il Viminale, si deve desumere la volontà effettiva dell'elettore.