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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Il Pd segue Calenda e sceglie D'Amato. Dubbio primarie e sul resto della coalizione

Il segretario regionale Astorre indica D'Amato come candidato. Calenda: "Sì, ma senza primarie"

Alessio D'Amato è il candidato del Pd per le regionali nel Lazio. Inaspettatamente, è il segretario regionale Bruno Astorre ad annunciarlo, proprio a margine dell'evento di lancio della discesa in campo dell'assessore alla sanità, al teatro Brancaccio. "E' il candidato del Pd con una preferenza espressa anche da Calenda".

Il Pd sceglie D'Amato per la corsa alla Regione Lazio

Due giorni dopo lo strappo di Giuseppe Conte, che ha dettato regole molto stringenti al Pd per potersi alleare con lui e proseguire con il campo largo che ha governato il Lazio nell'ultimo anno e mezzo, il segretario dei democratici del Lazio fa uno scatto in avanti e anticipa i tempi - e i suoi compagni di lavoro - annunciando la scelta della direzione nazionale per il voto: il nome è Alessio D'Amato. L'assessore alla sanità laziale, mister vaccino, il primo a farsi avanti la scorsa primavera. Sostenuto dal leader di Azione e da una parte marginale del Pd (per esempio Base Riformista e orfiniani), D'Amato non ha mai mollato nonostante le richieste di farsi da parte nel momento in cui il Pd Lazio stava lavorando a ricucire il rapporto con il M5S. La sua determinazione - unita a ripetute picconate all'alleato pentastellato - col tempo non era stata presa bene dal segretario nazionale Enrico Letta e dal responsabile organizzazione del partito, Francesco Boccia. 

Mr Sanità vuole diventare presidente. Ma che situazione lascia negli ospedali del Lazio?

La scelta di Letta comunicata il 10 novembre. Martedì la direzione regionale

Poi, però, forse perché preso dal panico dopo le bordate di Conte, Letta oggi giovedì 10 novembre intorno alle 15 ha comunicato la sua scelta ai regionali con un concetto che suona più o meno così: "Per me è D'Amato, poi fate voi. Decidete se fare le primarie o meno". La direzione regionale ci sarà martedì prossimo, fino a quel momento c'era un nome sul quale stavano lavorando da Roma: Massimiliano Smeriglio. Espressione della sinistra extra-Pd, eurodeputato, profilo gradito addirittura a Carlo Calenda che con lui ha scherzato il 9 novembre di fronte al Tempio di Adriano a piazza di Pietra, mentre Nicola Zingaretti raccontava i suoi dieci anni di governo. Uno che potrebbe piacere anche a Giuseppe Conte e che senza dubbio terrebbe stretti Fratoianni e Bonelli. 

Si lavora comunque a Smeriglio come candidato di Pd e Sinistra alle primarie

Adesso, però, l'uscita pubblica di Astorre - tra l'altro proprio all'evento di lancio della candidatura di D'Amato, dove è presente anche lo stesso Boccia insieme al braccio destro di Letta, Marco Meloni - per l'ennesima volta mette confusione sul tavolo "e fa pensare a tutti che la decisione del Pd Lazio sia questa, ma non è assolutamente così, anche perché dobbiamo ancora fare la direzione e decidere" spiegano a RomaToday fonti bene informate. L'obiettivo è quello di fare le primarie e presentare Smeriglio, che correrebbe ben appoggiato contro D'Amato e Marta Bonafoni. 

Con D'Amato e Terzo Polo Fratoianni e Bonelli via

Se dovesse invece prevalere la linea di Letta su D'Amato, col beneplacito di Astorre, ci sarebbe la diaspora delle sinistre e degli ambientalisti: Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che ieri si dicevano pronti a fare da intermediari per la pace giallo-rossa, con D'Amato candidato e Calenda in coalizione si tirerebbero quasi sicuramente fuori. E a questo punto guarderebbero con estremo interesse a Conte e al suo progetto "autenticamente progressista", senza termovalorizzatore. Un impianto che non piace neanche all'alleanza rosso-verde. 

Soddisfatto Calenda che dice no alle primarie

Da registrare la soddisfazione di Calenda: "Alessio D'Amato non è del terzo polo ma del Pd, ma come la Moratti in Lombardia - dice il leader di Azione - penso che le persone si valutino per le cose che fanno, non per le etichette, e sono stati entrambi bravi assessori regionali alla Sanità. Non partecipiamo alle primarie della sinistra, se vogliono farle le facciano, ma è meglio darsi una mossa".

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