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Regionali, il centrodestra accelera sul candidato: salgono i nomi "di provincia"

Prendono quota Nicola Procaccini, europarlamentare ed ex primo cittadino di Terracina, e Paolo Trancassini, deputato reatino e coordinatore regionale di FdI

Il centrodestra accelera nella scelta del candidato alle elezioni regionali del Lazio. Ormai archiviato il G20 di Bali e messo un punto al DDL Bilancio, per la premier Giorgia Meloni è arrivato il momento di esprimere il proprio punto di vista sul nome della persona che dovrà provare a conquistare la Pisana dopo due anni in cui la gestione è stata affidata a Nicola Zingaretti. E nel fine settimana appena trascorso si sono tenute le prime riunioni tra i leader della coalizione per mettere sul tavolo quelli a disposizione.

Lo scenario, a due mesi e mezzo dal voto (è ormai quasi certo che per le elezioni regionali si voterà il 12 febbraio) e con un candidato di centrosinistra ormai dichiarato (Alessio D’Amato, sostenuto per ora da Pd e Terzo Polo), appare ancora nebuloso. Il nome di Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, per anni volontario alla Caritas e considerato tra quelli più probabili per la corsa a governatore del Lazio, sembra perdere terreno a fronte della candidatura di un nome politico. Perché se è vero che Rocca è molto vicino alla destra romana e porta con sé molta solidità, è pur sempre un candidato civico, e lo spauracchio Michetti continua ad aleggiare a oltre un anno dalla vittoria di Roberto Gualtieri alle comunali.

Perde quota Rampelli, salgono Procaccini e Trancassini

Stessa cosa per Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e storico volto di Fratelli d’Italia, vicinissimo alla premier. Rimasto senza incarichi da ministro, ha più volte ribadito la sua disponibilità a candidarsi come presidente della Regione Lazio, in alcuni casi lasciando intendere che la conferma fosse soltanto una formalità. La sua eventuale candidatura è già stata appoggiata da Rinascimento, ma l’ufficializzazione non soltanto non è ancora arrivata, ma sembra stentare a farlo. I motivi andrebbero ricercati in alcune posizioni di Rampelli su temi particolarmente sentiti per la città, primo tra tutti, il termovalorizzatore: il vicepresidente della Camera si è sempre detto contrario - durante il  consiglio tematico del IX municipio del 17 novembre l’ha definito “maxi stufa” - mentre gli alleati della Lega spingono invece per averlo, Matteo Salvini in testa.

Ad avanzare, dopo i primi incontri tra i leader della coalizione di centrodestra, sembrano invece essere due nomi “di provincia” che sino a qualche settimana fa non erano ancora entrati nel dibattito: quello di Nicola Procaccini, europarlamentare ed ex primo cittadino di Terracina, che intervistato ad Agorà ha chiarito che su esplicita richiesta di Meloni sarebbe disponibile a candidarsi come governatore; e quello di Paolo Trancassini, deputato reatino e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia.

Incognita Colosimo

Resta inoltre sul tavolo il nome di Chiara Colosimo: appena eletta alla Camera, anche lei fedelissima di Meloni, convince proprio per le similitudini con la premier. Nata e cresciuta a Roma, ha mosso i primi passi in politica avvicinandosi ad Alleanza Nazionale frequentando la sede della Garbatella, la stessa da dove era partita Meloni.

Dal 2018 consigliera regionale, alle politiche dello scorso 25 dicembre è stata eletta deputata nel collegio uninominale Lazio 2 - 03 (Latina) per il centrodestra (in quota Fratelli d'Italia) con il 54,51% dei voti. L’esperienza come consigliera regionale nell’era Zingaretti la rende un’attenta conoscitrice delle dinamiche della Pisana, ma fonti vicine al centrodestra escludono possa essere davvero lei la candidata per le elezioni di febbraio.

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