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Elezioni regionali, Conte detta le regole: "Alleanza col Pd senza inceneritore"

Il leader del M5S in conferenza stampa mette all'angolo Letta&Co: "Chi sta con noi accetta un programma con condizioni minime non negoziabili". Sull'impianto di Gualtieri: "Follia bruciare materie prime". Schiaffo definitivo a Calenda e Renzi. Così il campo largo è un'utopia

Se l'aspettavano in molti ed è stato così: Giuseppe Conte, leader del M5S, in conferenza stampa ha detto chiaramente che alle prossime elezioni regionali del Lazio non farà alleanze con chi mette nel programma il termovalorizzatore. Quindi niente Pd. L'avvocato pugliese, ex Presidente del Consiglio, detta le regole ai potenziali partner elettorali: "No alla costruzione di nuovi inceneritori, così come progettato per Roma". 

Giuseppe Conte detta le regole: "Con il Pd senza inceneritore"

Conte non molla un centimetro sul tema ambientale e del ciclo dei rifiuti. Davanti ai giornalisti, nel pomeriggio di martedì 8 novembre il leader dei Cinquestelle non le manda a dire e fa sapere ai diretti interessati che o le cose si faranno come dice lui, oppure ognuno per la sua strada. Quindi, in primis, niente termovalorizzatore a Santa Palomba. L'impianto da 600.000 tonnellate di rifiuti l'anno, annunciato da Roberto Gualtieri ad aprile scorso, è stato uno dei motivi principali a far saltare l'alleanza di governo quattro mesi fa: "E' stato infilato in un decreto che doveva occuparsi di dare aiuti a imprese e famiglie" ricorda Conte. Un tradimento, una ferita ancora aperta: "Con i vertici attuali del Pd facciamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo: ci hanno detto che eravamo come Salvini e Meloni, poi hanno candidato quelli che hanno spaccato il Movimento". 

"Vogliamo offrire al Lazio un programma autenticamente progressista"

Per Conte i cittadini del Lazio "hanno bisogno di un progetto politico forte, autenticamente progressista - spiega - e senza ambiguità su temi cardine come sanità, salute, lavoro, ambiente. Le recenti elezioni nazionali insegnano che la logica del voto utile, del voto il meno peggio, non paga e non conduce da nessuna parte. Per il Lazio vogliamo formulare una proposta seria, che entusiasmi i cittadini e offra un'alternativa a ricette inadeguate delle forze di destra. Non basta dirsi progressisti, bisogna dimostrarlo nei fatti". "Per questo - ha continuato Conte - noi ci appelliamo a tutte le forze sociali e civiche, non solo politiche, perché ci sia la possibilità di costruire insieme un progetto, una linea d’azione forte che sarà dettagliata nel confronto ma deve contemplare alcuni punti cardine imprescindibili". A chi gli fa notare che il rischio di andare da soli significa "regalare" il Lazio alle destre e che uno dei maggiori sponsor dell'alleanza è Goffredo Bettini, Conte risponde: "Bettini è un amico e ci sentiamo spesso - dice - ma qui si pensa che ci sia un progetto vincente già pronto e che lo si mandi all'aria, non è così. Ammucchiate noi non ne facciamo, si può anche essere in cento tutti insieme ma se non si va nella stessa direzione è inutile. Io sento parlare forze politiche diverse di stessi argomenti con opinioni opposte e sono nella stessa coalizione". 

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"Bruciare le materie prime è follia"

Tra le condizioni minime per allearsi con il M5S, ribadisce Conte, c'è il no all'inceneritore: "Vogliamo realizzare quanto è stato deciso per Colleferro - spiega - dove l'impianto è ecocompatibile e meno inquinante. Anche perchè è l'Europa a dirci che gli inceneritori non sono più economicamente sostenibili. Inoltre ritengo una follia incenerire le materie prima in un'epoca che le vede sempre meno disponibili e sempre più costose. Inoltre, chi si alleerà con noi si impegnerà alla riconversione della centrale Enel di Civitavecchia, salvaguardando 1.000 posti di lavoro". 

Il pugno duro sulla sanità: "I direttori non li scelgano le correnti"

E ancora, l'ex premier picchia duro ancora contro il Pd pur senza citarlo quando parla di sanità: "Ci batteremo per rompere il connubio perverso che c'è tra politica e sanità - dice - perché vogliamo che chi si candida a presiedere la Regione con noi si impegni ad evitare la discrezionalità nella nomina dei direttori amministrativi e sanitari delle aziende ospedaliere e sanitarie. Non si deve rispondere a logiche di partito o peggio alle singole correnti". Croce sopra al progetto dell'autostrada Roma-Latina ("vogliamo una metropolitana leggera di superficie"). 

Sì al candidato civico

Conte non lo chiama così esplicitamente, ma durante il suo intervento - durato meno di mezz'ora, domande incluse - il leader del M5S dice di essere "disponibile a individuare un candidato che sia interprete di questo programma, che ci offra le massime garanzie di realizzarlo con coraggio. Perché occorre coraggio a dire no a certe irricevibili richieste, occorre determinazioni ad affrontare le difficoltà di un governo così complesso come quello della Regione". Ma al momento non fa nomi: "Lo decideremo con le altre forze che ci staranno".

"Gualtieri ha gettato fumo negli occhi dei romani. Calenda e Renzi? Neoliberisti che ci insultano"

L'avvocato pugliese viene stuzzicato su Roberto Gualtieri, proprio nel giorno in cui il Sindaco presenta alla città le cose fatte nel primo anno di mandato: "I problemi di Roma sono rimasti tutti sul tavolo - affonda - , c'è stata una fuga in avanti solo con l’inceneritore, per mandare fumo negli occhi dei cittadini, senza realizzare che ci vogliono dai 5 ai 7 anni per farlo. Il segnale che si è dato ai romani è che risolverà tutti i problemi, quando invece abbiamo soluzioni più ecocompatibili e dobbiamo lavorare alla raccolta differenziata". Sulla chiusura a Renzi e Calenda è chiaro e quasi scontato: "La risposta la danno già loro - conclude - perché si affidano entrambi alla logica dell’insulto e di distruggere il M5S, rendono impossibile sedersi intorno a un tavolo. I punti qualificanti sono di un'agenda progressista: come possiamo definire un progetto con forze che fanno di neoliberismo e pragmatismo sfrenato i loro punti centrali?". Infine, l'ennesimo messaggio al Pd: "Si parta dai nostri punti di forza, noi non annacqueremo i nostri principi e i nostri valori". 

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