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I fuochi ad Ostia, la mostra itinerante nelle altre periferie: "Raggi fa campagna elettorale a spese dei romani"

La sindaca investe dal litorale a Tor Bella Monaca nel mese decisivo per la sua eventuale rielezione in Campidoglio, ma gli avversari politici sentono puzza di bruciato: "Lo fa con i soldi dei cittadini"

Uno spettacolo pirotecnico, finanziato con 27.450 euro (e affidamento diretto), programmato per il 31 agosto nello spicchio di mare di fronte alla Fontana dello Zodiaco/Piazzale Cristoforo Colombo, lo stesso giorno (e a circa 400 metri di distanza) di una cena elettorale in onore della ricandidata sindaca, infine annullato a causa di fantomatiche condizioni meteo avverse dopo le infuocate polemiche di tutte le opposizioni, da Pd ad Azione passando per la Lega, con tanto di esposto alla Corte dei Conti presentato da Dario Nanni (Azione).

La mostra sul microcredito - una sorta di autocelebrazione, affidata a Zètema, della generosità di Roma Capitale che ha stanziato 3 milioni di euro per finanziare chi altrimenti non avrebbe potuto accedere ai mutui bancari - che da installazione fissa in piazza del Campidoglio diventa itinerante, facendo il giro delle periferie più periferie (San Basilio, Tor Bella Monaca, Primavalle) e finisce proprio il 4 ottobre, secondo giorno di voto. 

La "sindaca delle periferie", come si è autodefinita recentemente Virginia Raggi durante il lancio della lista Cinque Stelle proprio a San Basilio, sembra aver deciso di puntare forte su determinati quartieri. Fin qui, niente di particolarmente scabroso, in campagna elettorale candidate e candidati diventano pendolari e ogni giorno fanno visita a questa o quella realtà estrema della Capitale.

L'accusa che viene fatta a Raggi, in realtà, è che stia forzando un po' la mano: "Fa campagna elettorale con i soldi dei romani", hanno denunciato ieri dal Pd e dalla lista civica Gualtieri Sindaco. A fare scalpore è la gigantografia della sindaca uscente che rimarrà ben visibile nelle piazze per quasi un mese: una sorta di manifesto elettorale messo fuori dalle plance autorizzate, quelle che tutti i candidati sono obbligati a utilizzare nei 30 giorni precedenti al voto. Il Centrosinistra si è agitato e ha annunciato un esposto al Prefetto affinché venga verificato il rispetto delle regole in materia di competizione elettorale. Come risponderà la sindaca? A Ostia il M5s ha annullato tutto, con la minisindaca del X Municipio, Di Pillo, che ha tirato fuori "onde alte un metro", evitando così fortissimi imbarazzi ma soprattutto possibili accuse per aver utilizzato soldi pubblici a scopi elettorali. Annullare la mostra itinerante sembra difficile. Il Pd chiede che la gigantografia, almeno quella, venga rimossa

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