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Politica

La carica dei romani eletti alla Camera ed al Senato

I nomi e i collegi in cui sono stati eletti i candidati romani

Per la prima volta in parlamento entrano solo 600 eletti. Trecentoquarantacinque in meno rispetto alla precedente tornata elettorale. Seppur a ranghi ridotti, restano pur sempre tanti i  romani che entrano, o tornano, a Montecitorio e Palazzo Madama.

I deputati romani eletti col proporzionale

Tra le fila del centrodestra sono tanti i cittadini della città eterna che hanno trovato un posto alla Camera. E’ ad esempio il caso di Francesco Lollobrigida, già capogruppo del partito a Montecitorio e cognato di Giorgia Meloni, si conferma a Montecitorio. Sempre al proporzionale è stato eletto, ma in Abruzzo, il romano Fabio Roscani trentaduenne presidente di Gioventù Nazionale.

Nello schieramento di centrosinistra invece, sono almeno quattro i romani che entrano a Montecitorio grazie ai voti ottenuti nei relativi collegi proporzionali. Su tutti il governatore della regione Nicola Zingaretti, che si è imposto nel collegio Lazio p01. Gli altri tre sono, in ordine sparso, l’ex capogruppo democratica in Campidoglio, ed attuale consigliera regionale, Michela Di Biase, alla prima esperienza alla Camera. Il  romano Matteo Orfini che viene confermato nel ramo del parlamento. Resta alla Camera anche Claudio Mancini che, pur sconfitto all’uninominale, da Luciano Ciocchetti, entra comunque grazie al sistema proporzionale.

Al di fuori dei principali partiti si registra l’affermazione di un altro romano. Si tratta di Paolo Barelli, il presidente della federazione italiana nuoto, candidato di Forza Italia, è passato sia nella circoscrizione Lazio 1 che in quella Lazio 2. Tra le fila invece del Movimento cinque stelle si registra l’affermazione di Francesco Silvestri, dallo scorso luglio capogruppo pentastellato alla Camera, che resta un deputato grazie ai voti ottenuti nel collegio Lazio 1-P03. Nel campo del centrosinistra si osserva un ritorno a Montecitorio. E’ quello dell’ex consigliere regionale e successivamente capogruppo di SEL alla Camera Filiberto Zaratti. Candidato con Europa Verde è stato eletto con il sistema proporzionale. 

I deputati romani eletti con l'uninominale

I romani eletti alla Camera con il collegio uninominale sono, in linea con il trend nazionale, in gran parte di Fratelli d’Italia. Oltre a Giorgia Meloni, eletta nel collegio uninominale de L'Aquila (oltre ad una mezza dozzina di seggi proporzionali), si registra l'affermazione del “gabbiano” Fabio Rampelli:  già numero due di Fdi alla Camera, si conferma con i voti della circoscrizione Lazio 1 U03 (grossomodo il territorio del municipio V). In provincia, ma sempre per lo stesso partito, c’è stata l’affermazione di Alessandro Palombi e di Luciano Ciocchetti. Il primo dei due nella circoscrizione di Guidonia Montecelio. Il secondo, che è stato anche vicepresidente della regione con Renata Polverini, entra grazie al successo riportato contro Riccardo Mancini nella circoscrizione che includeva Monteverde, Magliana e Fiumicino.  Sempre di Fratelli d’Italia è la consigliera regionale Chiara Colosimo. Vittoriosa anche in due collegi proporzionali del Lazio, la consigliera  ha vinto anche nel collegio uninominale di Latina. 

I romani che nel campo del centrodestra, anche a prescindere da FdI, si sono imposti all’uninominale sono tanti. Tra loro ad esempio c’è la magistrata Simonetta Matone (Lega)  che ha battuto di misura il democratico Enzo Foschi. Sempre tra le fila della lega si registra la vittoria di Federico Freni. Il collegio U05 della circoscrizione Lazio 1 è andato invece al forzista Alessandro Battilocchio. L’ex europarlamentare è sconfitto, in un seggio che univa Eur, Pomezia ed Ostia, la deputata democratica Patrizia Prestipino. Anche il romano Lorenzo Cesa è stato eletto. Era candidato tra le fila di “Noi Moderati” e si è affermato nel collegio di Campobasso. Giorgia Meloni invece si è affermata, oltre che in numerosi collegi proporzionali del Lazio, anche nell’uninominale de L’Aquila.

Tra le fila del centrosinistra, i collegi uninominali, hanno premiato a Roma Paolo Ciani (Demos) e Roberto Morassut. Il romano Riccardo Magi, invece, è uno dei due parlamentari eletti con Europa+. L’ex capogruppo dei radicali in Campidoglio, si era candidato nella circoscrizione 2 di Torino. Angelo Bonelli, il leader nazionale di Europa Verde, viene invece eletto nella circoscrizione Emilia Romagna U05 (nel seggio di Imola).

I senatori romani eletti con il proporzionale

Tra i candidati romani di centrodestra eletti con il sistema proporzionale spiccano Andrea Augello ed Andrea De Priamo. Il primo è un senatore di vecchio corso, eletto per la prima volta a palazzo Madama nel 2006. De Priamo invece, dopo una lunga gavetta in Aula Giulio Cesare all’interno della quale è stato anche capogruppo del partito, entra per la prima volta in Parlamento. Sempre un romano doc eletto al Senato con i voti del proporzionale è Carlo Calenda. Il leader di Azione passa in tre collegi in cui era candidato (nel Lazio, in Sicilia ed in Veneto).

I senatori romani eletti con l'uninominale

Più lunga la compagine dei romani eletti al Senato con il sistema uninominale. E’ il caso della consigliera capitolina Lavinia Mennuni (Fdi), che si è imposta su Emma Bonino. Di Ester Mieli che, per lo stesso partito, ha sconfitto nel collegio U04 l’ormai ex parlamentare Monica Cirinnà e di Marco Silvestroni che si è affermato nel collegio di Guidonia Montecelio. Sempre tra le fila di Fratelli d’Italia si registra l’affermazione di Isabella Rauti, eletta in tre collegi proporzionali del Lazio: per l’uninominale si era candidata a Sesto San Giovanni. Per la Lega l’avvocato Giulia Bongiorno, è stata eletta nella circoscrizione Lazio 3 sconfiggendo l’assessore capitolino Andrea Catarci. Invece il leghista Carlo Durigon, per il centrodestra, si è affermato con i voti presi nella seggio uninominale di Viterbo. Nel campo del centrosinistra si registra la vittoria della romana Ilaria Cucchi che si era candidata nel collegio Toscana U04-Firenze. 

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