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Martedì, 28 Marzo 2023
Politica Civitavecchia

Elezioni Civitavecchia, intervista ad Antonio Cozzolino candidato sindaco del Movimento cinque stelle

Dall'ambiente alla salute passando per il risanamento dei conti. Sono diversi i punti del programma del candidato pentastellato. Al primo posto, la soluzione del servizio idrico

Antonio Cozzolino, ingegnere informatico, 38 anni, è il candidato sindaco di Civitavecchia per il Movimento cinque stelle. Dall'ambiente alla salute passando per il risanamento dei conti pubblici. Sono diversi i punti del programma del candidato pentastellato. Al primo posto, la soluzione del servizio idrico.

Quali sono i principali problemi di Civitavecchia?

Le criticità sono diverse. Al primo posto c'è la salute. Civitavecchia è la terza città d'Italia per mortalità tumorale e la prima nel Lazio con un'incidenza superiore alla media nazionale del dieci per cento. Oltre a questo, sul tema, va affrontato anche il problema della struttura ospedaliera, sempre carente di personale. A seguire considererei prioritarie la riorganizzazione del traffico pesante e della viabilità cittadina. E ancora. La disoccupazione che arriva al 40 per cento.

Come risolvere quest'ultimo aspetto?

Troppo spesso in questa città la creazione di posti di lavoro è diventata merce di scambio utile in periodo elettorale. Noi vogliamo puntare sull'incentivazione di una microeconomia che sfrutti anche quella risorsa che sono i due milioni e mezzo di turisti che, arrivando dai viaggi in crociera, transitano dalla nostra città. Per ultimo, ma non certo per importanza, la condizione del servizio idrico. Una parte di Civitavecchia è servita da acqua non potabile dopo le proroghe per la presenza di arsenico non sono state rinnovate.

Una delle battaglie ambientali che più ha coinvolto la popolazione di Civitavecchia negli anni è quella attorno alla centrale a carbone. Un impianto che però genera anche lavoro.

Nella delibera 60 del commissario prefettizio viene sottolineato che negli anni le varie amministrazioni hanno fatto un uso distorto delle compensazioni ambientali. Circa sessanta milioni di euro che dal 2008 sono stati fatti confluire nella spesa corrente. Noi vogliamo svincolare le compensazioni ambientali dalla loro monetizzazione per puntare sulla tutela della salute dei cittadini abbassando l'impatto ambientale.

Ha già un'idea per perseguire questo obiettivo?

Vogliamo chiedere di tornare ai parametri di funzionamento contenuti nella Valutazione di impatto ambientale del 2003. Nel 2012 è stata autorizzata la possibilità di bruciare 900 mila tonnellate in più all'anno, pari a 1600 ore in più di attività. Inoltre vorremmo investire sul polo industriale energetico per trasformarlo in un centro avanzato di ricerca, collegato all'università, sulle energie rinnovabili. Questo potrebbe dare una svolta ambientale e culturale all'economia di questa città.

Lotta agli sprechi e spending review per i conti pubblici. Anche Civitavecchia necessita di queste politiche?

Sicuramente. Centinaia di comuni in tutto il Paese sono afflitti dal problema dei debiti delle partecipate. A Civitavecchia per esempio nella holding che controlla le tre società che forniscono i servizi (tpl, farmacie e cimiteri, immondizia) il personale è raddoppiato nel giro di pochi anni. Due di queste società sono in liquidazione e la holding è sull'orlo del fallimento. Per prima cosa andrei ad agire su questa situazione. La lotta agli sprechi deve partire dalla riorganizzazione della macchina comunale.  

Qualora diventasse sindaco, quale sarebbe la prima cosa da fare?

Prima di tutto cercherei di risolvere i problemi del servizio idrico. Faremo di tutto affinché la prossima estate determinati quartieri di Civitavecchia non siano legati alle autobotti per poter avere l'acqua. In secondo luogo, se dovessi entrare in Comune da sindaco, cercherei di fare luce sul bilancio. Le stanze comunali fino ad oggi sono stati come dei 'bunker' per i cittadini. Voglio capire come è stato costruito il bilancio. Infine lavorerei per estendere la raccolta differenziata porta a porta , che oggi viene effettuata solo in tre quartieri, in tutta la città. I fondi ci sono: una delibera provinciale ci assegnava due milioni e cento mila euro per questo.

Un appello agli elettori. Perché dovrebbero votare per lei?

È arrivato il momento di pensare che alla guida dell'amministrazione della propria città ci sia un cittadino come loro. Io lavoro a Roma e sono un pendolare. Da almeno tre anni faccio politica dentro le associazioni ma non farò mai della politica la mia carriera lavorativa. Quando invece di lavoro fai l'amministratore sei più concentrato a mantenere il posto che a lavorare bene.

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