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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Città Metropolitana: aperti i seggi, Marino primo votante a Roma

La chiusura delle urne è prevista per le 20 di questa sera. Sono 1685 i votanti tra sindaci e consiglieri

"Sono il primo di Roma che vota oggi, in città si svegliano tardi", queste le parole accompagnate con un sorriso del sindaco Ignazio Marino a margine del voto per la Città Metropolitana che ha espresso questa mattina a Palazzo Valentini. Sono infatti aperti nella Capitale i seggi per votare il futuro Consiglio della Città metropolitana. Dalle 8 alle 20 di oggi è previsto che arriveranno nella sede della Provincia, che ospiterà il nuovo ente, 1.685 votanti tra sindaci e consiglieri dei 121 Comuni che faranno parte della Città Metropolitana. 

URNE APERTE - Già prima delle 8 erano decine gli elettori in fila ai due seggi allestiti nel palazzo. A votare per primo in realtà un consigliere di Bracciano. Il consiglio sarà composto da 24 membri. Concorrono sei liste: Pd, FI, M5S, Uguaglianza e Libertà (area Sel), Territorio e Partecipazione (area FdI) e Ncd. I 121 Comuni sono stati suddivisi in sei fasce per popolazione, a ognuna delle quali corrisponde una scheda di colore diverso. A seconda del Comune di provenienza, a ogni elettore viene data la relativa scheda, che avrà in fase di scrutinio un peso differente. 

SCRUTINIO - Un consigliere di Roma avrà peso maggiore di un consigliere di Albano, che a sua volta avrà peso maggiore di un consigliere della più piccola Affile. Lo scrutinio inizierà lunedì. Il consiglio avra come primo compito la stesura dello Statuto. Sindaco della Cm è per legge il sindaco di Roma, che entro la fine del 2014 dovrà scegliere un vicesindaco metropolitano.

SINDACO MARINO - Tra i votanti, come detto, il sindaco Marino: "Sono molto concentrato su questo voto per l'importanza storica che riveste. Stiamo finalmente dopo 40 anni affrontando questo processo di transizione così significativo per il nostro Paese". "Non è una votazione come le altre - ha aggiunto - è una votazione che cambia il volto delle istituzioni del nostro Paese e c'è la necessità di concentrarsi molto sul lavoro nelle prossime settimane, perchè avere la responsabilità di primo cittadino di 121 Comuni che diventano la grande città metropolitana significa assumersi la responsabilità della scuola media superiore di Ardea, per esempio, o dei trasporti pubblici delle nostre città, degli spostamenti dei turisti da Civitavecchia a Roma, del completamento dei ciclo dei rifiuti in una società che deve essere sempre più attenta alla reimmissione nel ciclo industriale di plastica, vetro, carta, cartone".

CAPACITA' E IMPEGNO - Il primo cittadino che ha poi proseguito: "Sfide della nostra epoca e, nello stesso tempo - ha proseguito Marino - la grande sfida della multietinicità e dell'immigrazione, della possibilità di offrire a tutti dignità attraverso maggiore offerta di lavoro soprattutto ai giovani". "Io devo attendere i risultati delle elezioni ma ho la ferma volontà di uscire da ogni schema e scegliere, sia per il vicesindaco sia per i delegati delle aree strategiche, le persone che più si dimostreranno interessate, appassionate, diligenti per il ruolo che dovranno svolgere. Quindi sceglierò capacità e impegno e spero di ottenere i risultati, non accordi sulle poltrone". 

VICESINDACO - A chi gli chiedeva se fosse orientato a scegliere un vicesindaco espressione della provincia e non della città di Roma, Marino ha risposto: "Sono orientato a scegliere la candidatura che sarà più rappresentativa in termini di capacita' professionale, lavorativa e di visione di una città che deve guardare al 2025 e non alle correnti nate nel secolo scorso". Riguardo alle correnti del Partito Democratico, e al loro eventuale peso nella scelta del vicesindaco, Marino ha risposto: "Un importante membro del mio partito mi ha chiesto di quale corrente fosse una persona della mia giunta io gli ho detto che purtroppo in questa materia sono drasticamente bocciato: non conosco la geografia delle correnti, non mi interessa e non mi appassiona".

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