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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il voto visto da Mappa Roma: Meloni ha messo la freccia sfruttando la rottura Pd-M5S

Il centrosinistra ha perso oltre 30mila voti in 4 anni, mentre Meloni&Co. hanno migliorato la performance. Se Letta e Conte si fossero alleati avrebbero dato filo da torcere

Cinque collegi uninominali della Camera su sette, tre su tre al Senato: il centrodestra, come in tutta Italia, anche a Roma ha fatto incetta di voti sfruttando soprattutto la divisione burrascosa tra la coalizione dei democratici e progressisti (Pd in testa) e M5S. Come sempre a mettere in chiaro i dati è MappaRoma, progetto che ha l'obiettivo di spiegare cosa succede nella nostra città con il rigore dei dati, spiegati con chiarezza. 

Il centrodestra a Roma ha guadagnato 33mila voti rispetto al 2018

Il successo del cartello elettorale composto da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, come ricordano gli autori dello studio Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi, ha raccolto 33.000 voti in più rispetto alle politiche del 2018. Una crescita da sottolineare, perché l'affluenza invece è calata. Il centrosinistra quattro anni fa prese 478.000 voti, questa volta invece 55.000 in meno. Chi mantiene un consenso importante è il M5S di Giuseppe Conte: 184.000 voti a Roma, ridotti sicuramente rispetto al 2018 (furono 447.000) ma con elettori "complementari tra loro e non sovrapposti" si legge nell'ampio report. 

Roma ha eletto in totale 13 deputati e 5 senatori di centrodestra e 7 deputati e 2 senatori di centrosinistra. Due deputati e un senatore a testa per M5S e Azione-Italia Viva

L'affluenza a Roma alle elezioni del 25 settembre

Fuori dal Raccordo i romani non votano più, o quasi. Secondo le rilevazioni di MappaRoma, fatte basandosi sui dati di Roma Capitale con l'elaborazione di CRoma e Luoghi idea(li), si è registrata una riduzione record nelle zone fuori dal Gra, con -14% a San Vittorino e Torre Maura a Roma est, seguite da Prima Porta (-12) e dal blocco Tor Sapienza, Lunghezza, Borghesiana, Giardinetti-Tor Vergata, Ponte Galeria, Porta Medaglia, Torre Angela, Massimina e Acilia nord con oltre 11 punti in meno rispetto al voto di 4 anni fa. In generale, avendo votato 1,34 milioni di aventi diritto (65% di affluenza), si può dire che è stato il dato più basso in assoluto alle politiche, sei punti in meno rispetto al 2018, ma più alto delle amministrative ed europee degli ultimi 10 anni. 

Votano di più laureati e benestanti

MappaRoma fa emergere un afflusso di elettori più elevato dove il tasso di laureati è alto, il reddito maggiore e il disagio sociale basso, quindi nei quartieri centrali e benestanti. La massima affluenza si è registrata nella "città ricca" (quasi 72%, comunque un dato basso), un valore intermedio nella "città storica", in quella "compatta" e in quella "dell’automobile" (66-68%) e il minimo nella "città del disagio" e nella "città-campagna" (58%).

Record di affluenza a Grottaperfetta e Tre Fontane, seguono Salario e Della Vittoria

Andando più a fondo, entrando nelle maglie urbanistiche della Città Eterna, è possibile verificare che il record di votanti è appannaggio di Grottaperfetta (tra VIII e IX municipio) e Tre Fontane (zona Eur, IX municipio) con circa il 75%. Un punto in meno al Salario e Della Vittoria tra I e II municipio. Seguono la zona di piazza dei Navigatori (Garbatella), Villaggio Giuliano-Dalmata e Cecchignola nel IX, Medaglie d'Oro e poi ancora in II municipio a Trieste e Parioli. In nessuna zona l’affluenza è aumentata, solo ai Parioli è sostanzialmente stabile con un punto percentuale in meno, e poco più a Salario, Eur e Medaglie d’Oro.

grafico voto mapparoma-2

Come hanno votato i romani nelle diverse "Rome" secondo i dati analizzati da Mappa Roma

Meloni&Co. sfruttano le divisioni altrui e si prendono ex borgate e quartieri popolari

Il centrodestra a Roma ottiene più del 37%, cinque punti in più rispetto al centrosinistra. Il M5S arriva al 14% mentre il Terzo Polo di Calenda e Renzi resta sotto l'11%. Seguendo la ripartizione in sei città differenti teorizzata e poi messa nero su bianco in un libro dagli autori di questo studio, si può dire che il centrosinistra (Pd, Si-Verdi, +Europa e Impegno Civico) ha prevalso solamente nella "città storica", quella centrale dove ha ottenuto il 40%, oltre che nella città compatta - quella dei quartieri a più intensità abitativa - con il 36,5%. Più ci si allontana dal centro e dalle zone ricche, meno Letta&Co. hanno fatto breccia nei cuori di chi si è recato alle urne. Ottengono infatti il massimo nella città storica il Pd (quasi 28%), SI-Verdi (6,6%) e +Europa (5,5%), e il minimo nella città-campagna (rispettivamente 15%, 3% e 2,6%). Nella città ricca di Roma nord, Eur e Appia Antica c’è invece un sostanziale pareggio tra centrosinistra e centrodestra (poco meno del 35%), dove peraltro la lista di Azione e Italia Viva ottiene il massimo consenso (18%).

Nei quartieri delle case popolari, nelle ex borgate e nella città-campagna dell'Agro romano i numeri dicono che il centrodestra ha sbancato: il 40% nella fascia cosiddetta "dell'automobile", quindi quartieri come Serpentara o il Torrino, il 44% nella città del disagio rappresentata da quartieri come Tor Bella Monaca e addirittura il 50% nella città-campagna, vedi Decima-Malafede e dintorni. Fratelli d’Italia si attesta oltre il 30% ovunque nei quartieri intorno e fuori dal raccordo, assumendo quindi il ruolo che avevano avuto nelle scorse elezioni prima il M5S e poi il partito di Salvini.

Forte calo del M5S: il movimento di Conte perde consensi nelle periferie, rispetto al 2018 e in parte al 2019 e al 2021 a vantaggio sia del centrodestra sia dell'astensione, con la percentuale più alta registrata nella città del disagio (quasi il 19%) e il minimo nella città storica e in quella ricca, sotto al 10%. 

Così Giorgia Meloni ha messo la freccia a Roma

Infine, Mappa Roma fa emergere che il centrodestra ottiene più voti dove la densità di popolazione è minore (il 47%), dove i residenti sono in aumento (46%), l'età media è bassa (46%), i nuclei familiari sono numerosi (45%), i laureati sono di meno (44%), il tasso di disoccupazione è più alto (43%) e il disagio socio-economico è forte.

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 Il profilo elettorale del centrosinistra è totalmente speculare a questo, come anche in parte per Azione e Italia Viva, mentre il M5S ha un andamento più simile al centrodestra. Questo significa che centrosinistra e M5S fanno presa su elettorati complementari: se si fossero alleati avrebbero potuto contendere molti più collegi al centrodestra. 

grafico elettori csx mapparoma-2

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