rotate-mobile
Politica

Pedaggio per entrare in centro, M5s traccia la strada: approvata la delibera per l'ecopass

Approvata la delibera d'indirizzo. Il consigliere Stefàno: "Atto che cambierà il volto della città"

La strada è tracciata o meglio, per dirla con il consigliere M5s Enrico Stefàno, da oggi "c'è un'indicazione politica chiara" alla quale i tecnici, entro due anni, dovranno attenersi. Roma avrà la sua Congestion Charge, ovvero un sistema di pedaggio simil ecopass per accedere ad un'area del centro. L'area è quella della Ztl Vam, poco più piccola dell'attuale anello ferroviario. Oggi in Assemblea capitolina è stato votato il provvedimento che fissa le linee guida in materia di pedaggio veicolare. 

ztl_vam-2

La Ztl Vam. Mappa tratta da Romamobilita.it [clicca qui per la mappa interattiva]

Cosa prevede la delibera di indirizzo 

La delibera 75/2018, votata dopo quattro sedute, e fortemente voluta da Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità, impegna Giunta Capitolina ed uffici tecnici ad intraprendere un percorso che entro due anni porti all'entrata in vigore di un pedaggio veicolare. Qui c'è il primo importante aspetto: si tratta di una delibera di indirizzo che necessita di una serie di altri atti per rendere effettivo il provvedimento e quindi per incidere sulla città. La giunta dovrà valutare "l'adozione di misure di inibizione all'accesso per gli autoveicoli maggiormente inquinanti e di forte penalizzazione per le cilindrate più elevate; una specifica disciplina, con agevolazioni ed esenzioni a livello tariffario, per alcune specifiche categorie, quali a mero titolo esemplificativo, i residenti, i titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, gli utilizzatori di autoveicoli a trazione ibrida o elettrica, ecc.; una disciplina volta a favorire lo spostamento di un minimo di tre soggetti con il medesimo autoveicolo". 

Ancora l'impegno è quello "di valutare, prima della eventuale entrata in vigore del provvedimento, il raggiungimento di adeguati livelli di servizio del trasporto pubblico locale; di prevedere, nel periodo precedente l'adozione del sistema di pedaggio veicolare, una adeguata campagna di comunicazione, consultazione e condivisione con tutti gli stakeholder interessati dall'adozione della misura; di dare mandato agli uffici dell'amministrazione competenti affinchè acquisiscano uno studio di fattibilità che, in relazione al suddetto sistema di pedaggio veicolare, definisca quantomeno i seguenti aspetti: sistema di validazione dei dati di traffico; governance del progetto; risorse umane necessarie all'operatività del progetto valutando anche la possibilità di affidare in outsourcing parte delle attività necessarie: infrastruttura tecnologica necessaria per le attività di front end e back end; piano economico finanziario di sostenibilità dell'intero progetto".

Il consigliere Enrico Stefàno 

Secondo Stefàno "con la delibera di oggi non viene introdotta la congestion charge a Roma, ma si avvia un percorso di studio, approfondimento e condivisione con tutti gli stakeholder della città, che potrebbe portare da qui a due anni all'introduzione di questa importante e significativa misura". "A che serve dunque una delibera d'indirizzo? Serve- ha proseguito il consigliere pentastellato- perchè il tema è talmente complesso e vasto che richiederà anche solo per farlo studiare un numero di risorse di personale importante. È bene dunque che ci sia un'indicazione chiara da parte della politica". In merito ai tempi "non c'è una data categorica per l'avvio della congestion charge all'interno di questa delibera, ma avviamo un percorso che, data la complessità della misura che si vuole introdurre, comunque durerà non meno di un anno, un anno e mezzo perchè sarà necessario fare rilevamenti sul traffico, dei sondaggi sugli spostamenti, delle matrici di origine e destinazione e un censimento dei mezzi di trasporto. L'obiettivo è fare questo lavoro propedeutico così qualora si volesse introdurre questa misura chiaramente siamo tutti pronti".

A chi critica pensando ad un nuovo modo di far cassa, Stefàno spiega che "non si tratta una misura restrittiva che favorisce i ricchi e penalizza i poveri, ma esattamente il contrario. La critica più diffusa è 'prima mettete a posto i mezzi pubblici e poi, se volete, fate la congestion charge', invece per quel che riguarda gli autobus decongestionare il traffico significa migliorare il servizio. È un provvedimento volto a incentivare comportamenti virtuosi e non a fare cassa". 

L'assessora alla Mobilità Linda Meleo

La palla passa ora alla giunta e in particolare all'assessora Linda Meleo che, intervendo in aula, ha ribadito "l'impegno della Giunta capitolina a portare avanti le linee guida definite da questa delibera di indirizzo. Siamo pronti per dare alla città quei cambiamenti importanti di cui necessita, cambiamenti che avranno degli impatti sulla qualita' della vita dei cittadini e soprattutto su chi vivrà la città anche in futuro".

Le critiche delle opposizioni

Per il capogruppo di Fdi, Andrea De Priamo, 'prima si costruisce una politica seria sulla mobilità e solo dopo si possono pensare provvedimenti di questo tipo, invece ogni cosa che questa maggioranza fa, la fa con una pregiudiziale ideologica: se fate una ciclabile e si perdono dei posti auto non vi preoccupate minimamente di recuperarli, ma anzi lo rivendicate come positivo. Questo è il M5S: noi ci prendiamo l'onere come Fdi di farlo sapere a tutti i cittadini romani, intanto consegniamo voto contrario su questa delibera invotabile e dannosa per la città". 

Secondo Antongiulio Pelonzi, capogruppo del Pd, "si tratta di una delibera votata dopo due mesi di sedute rinviate a volte per assenza della Giunta e a volte per il mancato raggiungimento del numero legale, a testimonianza di un provvedimento che non vede pienamente convinti nè gli assessori nè la maggioranza. Si tratta di una delibera deludente per noi che chiedevamo un percorso di partecipazione stile Milano ma anche per chi voleva accelerare i tempi e si rende conto della vacuità di quest'atto, e che si inserisce in una città che ha enormi difficoltà di trasporto e con le principali aziende del tpl allo sbando: è un provvedimento vuoto che va bocciato, perchè crea allarme e sembra un altro flop annunciato di quest'amministrazione". 

"La montagna dopo tanti mesi di discussione ha partorito il topolino- ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia, Davide Bordoni- una delibera che non serve a nulla se non a dare degli indirizzi, secondo noi anche sbagliati. Roma ha bisogno di un Piano generale dei trasporti, la 'congestion charge' non puo' certo essere utile. Non si può bloccare l'accesso in un'area così ampia senza prima un adeguamento del trasporto pubblico".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pedaggio per entrare in centro, M5s traccia la strada: approvata la delibera per l'ecopass

RomaToday è in caricamento