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Consumo di suolo, Ispra pubblica il dossier: Roma si conferma maglia nera

Nella provincia romana persi 70mila ettari. Bonessio e Calcerano (Verdi): "Stop al cemento, bisogna puntare su edifici inutilizzati"

La provincia ed il Comune di Roma sono quelli su cui si stanno concentrando le maggiori edificazioni. Nella data in cui si celebra la giornata mondiale del “Consumo di Suolo”, appuntamento che è stato istituito dalla Fao, ISPRA ha reso noto i dati della sua ultima ricerca.

Il quadro generale

“Il consumo di suolo in Italia continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 56,7 km2 , ovvero, in media, più di 15 ettari al giorno  - si legge nel report - Un incremento che rimane in linea con quelli rilevati nel recente passato, e fa perdere al nostro Paese quasi 2 metri quadrati di suolo ogni secondo, causando la perdita di aree naturali e agricole”.

La provincia peggiore d'Italia

In questo quadro, le maggiori criticità si rivelano in Lombardia e Veneto e nelle pianure del Nord. Ma rimane molto intenso lungo le coste e nelle aree metropolitane, con la Capitale a fare la parte da leone. Su 139.500  ettari di territorio di territorio consumato nel Lazio, quasi 70mila sono quelli che sono andati persi nella sola provincia di Roma con un incremento che nell’ultimo anno considerato (il lasso temporale è 2019-2020) è stato di 271 ettari di nuovo suolo artificiale. Al secondo posto si colloca la provincia di Torino, con poco più di 58mila ettari e un incremento di 162 annui. Vale a dire 100 in meno della provincia di Roma, un dato che è già molto esplicativo.

I numeri del Comune

Se il quadro della provincia è negativo, non è migliore quello del Comune di Roma. Nella Capitale infatti sono andati persi 123 ettari, vale a dire quasi la metà di quelli a cui si è rinunciato in tutto il perimetro della Città Metropolitana. Seguono i comuni di Fiumicino (-22,9 ettari) e Guidonia Montecelio ( - 25 ettari).“Continuare a consumare suolo significa erodere i fondi stanziati con il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un costo che per l’Italia si aggira tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, secondo i dati dell’ultimo rapporto su consumo di suolo dell’ISPRA” hanno premesso il consigliere capitolino dei Verdi Nando Bonessio ed il portavoce provinciale Guglielmo Calcerano.

Riutilizzare edifici abbandonati

E’ Roma ad avere i danni più ingenti, essendo  la provincia con la maggiore superficie consumata nel 2020” hanno ribadito i due referenti del partito ecologista. Cosa fare? “Il nostro impegno sarà quello di portare avanti l’obiettivo di riutilizzare tutti quegli edifici abbandonati e fermare il consumo di suolo. Anche perché  è nel programma che abbiamo proposto a Gualtieri e che – hanno ricordato i due Verdi – abbiamo condiviso con tutta la coalizione”.

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