Perquisizioni da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della guardia di Finanza di Roma nelle sedi del Dopolavoro Atac-Cotral, associazione che gestisce la mensa aziendale. I finanzieri hanno acquisito documenti inerenti agli appalti per la gestione dei servizi al personale anche nella sede dell'azienda dei trasporti capitolina. La Procura di Roma, che ha dato mandato alle perquisizioni di oggi, ha infatti aperto un fascicolo, per ora senza indagati, nell'ambito dell'inchiesta aperta e coordinata dal pm Nicola Maiorano. Gli investigarori ritengono che i servizi oggetto dell'inchiesta siano stati affidati senza gara d'appalto. Il costo si aggira attorno ai 4 milioni di euro all'anno.

L'indagine è legata anche al dossier presentato nel maggio scorso dal dg Atac Marco Rettighieri alla Procura di Roma inerente non solo alla gestione del dopolavoro ma anche alla fornitura di gomme per i bus e ai distacchi sindacali. 

"In relazione a notizie di stampa che riportano di perquisizioni delle forze dell'ordine nella sede Atac, l'azienda ribadisce la propria piena collaborazione con gli organi investigativi e giudiziari per contribuire a un pieno chiarimento dei fatti oggetto di indagine" scrive in una nota l'Atac. 

A invitare alla massima collaborazione è Gianluca Donati, segretario mobilità della Fit Cisl Lazio. “Come negli ultimi tempi denunciamo la poca trasparenza sugli appalti delle aziende, così la chiediamo al Dopolavoro Atac-Cotral che, dal 1974, amministra una parte dell’integrativo dei lavoratori per svolgere, oltre le attività dopolavoristiche, anche la gestione delle mense aziendali. Per chiarezza aggiungiamo, viste le informazioni errate e al limite della querela che circolano, che Atac SpA e Cotral SpA riconoscono al Dopolavoro un contributo annuo il quale, per effetto di un Accordo con le organizzazioni sindacali sottoscritto nel 1974, viene poi gestito dal Dopolavoro stesso. Il Dopolavoro, infine, è governato dai lavoratori che vengono scelti ed eletti da tutti i suoi iscritti” conclude la nota.