rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Castel Porziano / Via Litoranea

Sigilli al “primo cancello”, ora tremano i chioschi di Capocotta

Stagione a rischio anche per i gestori di Capocotta che invocano l'intervento del comune: "In attesa del bando, ci diano l'affidamento"

I nastri bianchi e rossi apposti dalla Guardia di Finanza sono arrivati anche al chiosco del “primo cancello”. Tutti gli arenili di Castel porziano, quest’anno, non avranno la possibilità di erogare i propri servizi perché non in regola per i permessi necessari a svolgere la propria attività.

Il clima d'incertezza

La stagione balneare 2023 potrebbe però riservare un’ulteriore brutta sorpresa. E’ quella che temono i gestori dei chioschi di quella che, sul piano naturalistico e paesaggistico, è la zona costiera più pregiata: le dune di Capocotta. “Viviamo nell’incertezza più totale” ha confidato Claudio Presutti, gestore del “Mediterranea" e rappresentante del consorzio dei chioschi di Capocotta. La stessa condizione accumuna anche le altre spiagge, quelle dove campeggiano i loghi del “Mecs Village” del “Porto di Enea”, dell’ “Oasi Naturalista” e der “Zagaia”. 

La gestione delle spiagge di Capocotta

Il bando che questi gestori avevano vinto, è scaduto da dieci anni. Fino al 2022 hanno potuto beneficiare delle proroghe ottenute con l’ordinanza balneare del sindaco. Ma nel 2023, complice anche una recente sentenza del Consiglio di Stato, la loro permanenza non è stata contemplata nel provvedimento firmato da Gualtieri.  “Noi garantiamo dei servizi essenziali, che vanno dal salvamento alla pulizia, fino alla sorveglianza delle strutture. Soprattutto – ha ricordato Presutti – teniamo in buone condizioni anche l’area dunale, che fa parte della riserva statale del litorale romano”. E’ un bene prezioso e la sua condizione, com’è stato riconosciuto anche di recente da Legambiente Lazio, in questi anni è migliorata proprio per il contributo di questi gestori. 

La richiesta di un affidamento diretto

L’assenza di certezze, però, oltre a non far bene alle spiagge non giova neppure alle attività commerciali che vi insistono ed è per questo che, chi le gestisce, si era dato appuntamento per un sit-in in Campidoglio. “La situazione di Capocotta è sempre più precaria. I gestori hanno chiesto formalmente al Comune di adottare un atto amministrativo idoneo a legittimare la loro attività nelle more dell'aggiudicazione della nuova gara. Le continue chiusure che si stanno verificando relativamente ad altre gestioni – ed è il caso di Castel Porziano – non consentono infatti di attendere la pubblicazione del bando: occorre un atto di affidamento immediato, altrimenti i chioschi dovranno necessariamente sospendere ogni attività” ha spiegato l' avvocato Francesco Dell'Orso, legale del consorzio Cinque Spiagge. 

Una bandiera blu per le spiagge di Ostia: il municipio punta al vessillo

Indice puntato sulla gestione Gualtieri

“Il Sindaco Gualtieri non ha saputo dare una gestione al suo mare e insieme al Municipio X sta di fatto lasciando i balneari unici detentori di una giornata al mare normale, ma a pagamento, con bagnini di salvataggio e possibilità di ristoro” hanno fatto notare i consiglieri capitolini di Azione Flavia De Gregorio e Francesco Carpano, in una nota firmata con il capogruppo municipale Andrea Bozzi. Se le spiagge di Castel Porziano e quelle di Ostia, sono di competenza municipale, lo stesso non può dirsi per quelle di Capocotta, la cui gestione dovrebbe essere in capo alla riserva statale del Litorale romano. 

Uno scenario complicato

In sintesi, in assenza di un bando per la gestione dei chioschi di Capocotta, i gestori temono l’arrivo dei sigilli, come avvenuto per le strutture di Castel Porziano. E di conseguenza chiedono al Campidoglio un provvedimento “nelle more del bando” che sarà, inevitabilmente, per la prossima stagione balneare. Il comune ed il municipio hanno lasciato intravedere degli spiragli, ma resta un clima d’incertezza che, comunque, non scoraggerà i romani dal recarsi nelle spiagge sia dei Cancelli che di Capocotta. E potrebbe essere rischioso perché, oltre a non avere un luogo dove comprare un panino o una bibita, a Capocotta potrebbero trovarsi pure senza bagnini.

Un problema di sicurezza

“Chiediamo al Sindaco di convocare subito il Prefetto e gli enti preposti alla gestione del Litorale, compresa la Riserva Statale da mesi priva dei suoi organismi – hanno ribadito i consiglieri di Azione – per trovare soluzioni emergenziali”. Servono “per la tutela del prezioso ecosistema dunale,  per la gestione del traffico e della sicurezza, visto che anche con i chioschi chiusi a Castel Porziano e a Capocotta ci sarà comunque l'assalto dei bagnanti”. Il clima delle ultime settimane è stato per ora di aiuto, tenendo lontano i romani dalle spiagge. Ma con l’arrivo inevitabile del caldo, va trovata una soluzione: a Capocotta lo auspicano i gestori e, a breve, anche i bagnanti.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sigilli al “primo cancello”, ora tremano i chioschi di Capocotta

RomaToday è in caricamento