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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Docce e spogliatoi per lo sport nei parchi pubblici: "Puntiamo sul patrimonio inutilizzato"

La commissione Sport ha avviato un lavoro di ricognizione sugli immobili presenti nei parchi e nelle ville storiche della Capitale. Il presidente Diario: "Vogliamo replicare l'esperienza del 'punto jogging di Villa Pamphilj"

Spogliatoi, armadietti e docce da usare nei parchi e nelle ville storiche della Capitale dopo una corsa o qualsiasi altra attività sportiva all'aria aperta. Il modello è quello del 'Punto jogging' di Villa Pamphilj, in funzione ormai da una decina di anni. L'elenco con gli immobili che potrebbero essere utilizzati per questa attività è finito questa mattina sul tavolo della Commissione capitolina Personale Statuto e Sport. "Abbiamo avviato una ricognizione del patrimonio esistente e inutilizzato, circa un quarto del totale, per valutare la possibilità di replicare quell'esperienza" spiega il presidente Angelo Diario. "Una volta individuati, si tratterà di elaborare i costi necessari a realizzarli e di approntare dei bandi per la loro gestione. Un percorso lungo che abbiamo avviato questa mattina". Una delle strade, potrebbe essere quella di dare in concessione questi spazi, tramite un bando. 

Insieme ai consiglieri, presso la sede di via del Tritone 142, anche il sovrintendente dei Beni Culturali del Comune di Roma, Claudio Parisi Persicce, e due rappresentanti degli uffici del dipartimento comunale Ambiente. Per ora, sul tavolo dei consiglieri della commissione Sport ci è finito l'elenco degli immobili presenti nelle 38 aree verdi e nelle ville di rilevanza storica di 'competenza' della sovrintendenza. "Abbiamo però chiesto agli uffici capitolini anche una ricognizione delle altre aree verdi presenti sul territorio, aree che si trovano soprattutto nelle fasce periferiche della città" continua Diario. 

Per quanto riguarda le ville storiche, si lavora per selezionare immobili per cui non è necessario alcun cambio di destinazione d'uso. In cima alla lista sono finiti i bagni pubblici ormai in disuso. Tra gli esempi, sono già stati indicati quelli di via Salaria 273, a ridosso di Villa Ada. E bagni pubblici inutilizzati sono presenti anche all'interno del Parco di San Sebastiano mentre a Villa Flora, a ridosso della Portuense, sono presenti ex spogliatoi, anche questi non utilizzati. "In questo caso una parte di immobile è stata adibita abusivamente ad abitazione privata". Più in periferia, da apripista lo potrebbe fare il Parco delle Sabine. "L'obiettivo dei consiglieri, là dove il numero degli immobili disponibili ce lo consentirà, è quello di creare un 'punto docce' in tutti i municipi" spiega ancora Diario. "La commissione si riunirà nuovamente su questo tema tra un mese, quando avremo anche i dati forniti dagli uffici capitolini". 

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